Ruby, Emilio Fede evita il carcere. I giudici: «In cella sarebbe sottoposto a un'enorme sofferenza»

Ruby, Emilio Fede evita il carcere. I giudici: «In cella sarebbe sottoposto a un'enorme sofferenza»
Ruby, Emilio Fede evita il carcere. I giudici: «In cella sarebbe sottoposto a un'enorme sofferenza»
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Venerdì 11 Ottobre 2019, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 19:05

Ruby, Emilio Fede ai domiciliari: niente carcere, dunque per il giornalista 88enne, «perché proprio in carcere sarebbe sottoposto ad un'enorme sofferenza». Deve scontare la pena in «detenzione domiciliare», dunque, Emilio Fede condannato ad aprile in via definitiva a 4 anni e 7 mesi per il caso Ruby bis. Lo ha deciso oggi il Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha accolto una delle istanze dell'avvocato Salvatore Pino.
 


I giudici osservano che Fede, per il quale era già stato sospeso l'ordine di carcerazione, ha 88 anni, soffre di «alcune patologie» e il carcere «andrebbe contro il senso di umanità». Da detenuto sarebbe sottoposto a «una enorme sofferenza».


 

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