Il ticket della discordia. Nel primo giorno di sperimentazione del biglietto d'ingresso a Venezia dal costo di 5 euro per i turisti giornalieri, circa 300 persone dei centri sociali sono scese in piazzale Roma per manifestare contro l'iniziativa. Qualche momento di tensione si è registrato quando i giovani hanno provato a superare il cordone delle forze dell'ordine, per raggiungere l'area della stazione ferroviaria, dove c'era il posto di controllo sui voucher, o sui QR che certificano l'esenzione per le categorie che devono solo registrarsi all'app del Comune. Nel mirino dei contestatori soprattutto la figura del sindaco Luigi Brugnaro e l'idea di una città trasformata in "Veniceland".
La replica del sindaco Brugnaro
«Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo, la politica non lo fa perché non ha interesse a farlo.
I turisti in città
Venezia chiude la prima giornata di sperimentazione del contributo di accesso con un totale di 113 mila arrivi e 15 mila e 700 paganti. Il dato è stato diffuso dall'assessore al Bilancio Michele Zuin. Alle 16.05, orario di chiusura dei limiti, sono entrati nella città storica anche 97mila e 600 esenti. Tra questi 39mila e 400 ospiti in strutture ricettive (che pagano già la tassa di soggiorno), 2mila e 100 parenti di residenti; 2mila amici di residenti. Sono già registrati per tutto il periodo di sperimentazione del contributo di accesso, come esenti, 13mila studenti e 20mila 400 lavoratori. In più ci sono i 270mila tra residenti e nati a Venezia che possono entrare ed uscire dalla città senza registrazione, esibendo solo il documento di identità. I controlli svolti dagli addetti nelle zone di accesso alla città hanno verificato in totale 13mila e 600 persone.
Una sperimentazione di un mese
Il sistema inaugura i 29 giorni scelti per l'ingresso vincolato in città, che va da l 25 aprile al 5 maggio. «La sperimentazione sarà medio lunga - ha spiegato Brugnaro -, dobbiamo raccogliere dati ed informazioni per poi tarare il sistema, offrire servizi come già fa il QR code che ha la piantina della città con ad esempio, segnati i servizi igienici e poi quando si passerà all'utile economico tutto andrà in servizi alla città: non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia anche se, se si trovano per il ponte di Messina, potrebbero essere trovati anche per questa città unica». E ha concluso: «La maggior soddisfazione è vedere chi si avvicina ai varchi sventolando il QR code d'accesso: hanno capito».