Variante Delta, donna in terapia intensiva a Padova: non si era vaccinata

Variante Delta, donna in terapia intensiva a Padova: non si era vaccinata
Variante Delta, donna in terapia intensiva a Padova: non si era vaccinata
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 14:42

Variante Delta del Covid, nell'ospedale di Padova, dove una paziente che si trova ricoverata in terapia intensiva è oggetto di sequenziazione del virus per stabilire con certezza se il ceppo sia quello della temuta mutazione. A metà giugno le analisi dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie avevano individuato 50 casi di variante Delta, la maggior parte dovuti ad un unico cluster, sviluppatosi in un'azienda del trevigiano. A Nordest si sono già registrati altri casi di variante Delta, in particolare in Friuli Venezia Giulia.

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Nuovi casi in Veneto

La notizia del possibile nuovo caso veneto arriva da Giuseppe Dal Ben, direttore dell'Azienda ospedaliera di Padova: «Una donna di 49 anni, padovana e non vaccinata, è ricoverata in terapia intensiva per Coronavirus ed è attualmente oggetto di sequenziamento. Ma siamo orientati a considerare che si tratti di variante Delta».

L'andamento dei casi positivi al Covid continua ad essere confortante, anche se il calo sta rallentando rispetto alla settimana precedente.

A preoccupare Dal Ben è appunto l'incremento della variante Delta. «In particolare in queste ultime settimane - spiega - la presenza di questa variante sta aumentando nel nostro territorio, ed è quella che può esporre il paziente affetto ad un maggior rischio di ospedalizzazione». Per questa variante, ricorda, «è opportuno fare il ciclo completo di vaccinazione, e una dose sembra non essere sufficiente a garantire una copertura completa».

Variante Delta: cosa sappiamo

La variante Delta del virus SarsCoV2, trovata per la prima volta nel 2020 in India, ha la capacità di diffondersi molto velocemente, il grado di diffusione oscilla fra il 50% e il 60% in più rispetto alla variante Alfa, l'Inglese secondo la vecchia terminologia. Il segreto della sua velocità si trova in gran parte nella proteina Spike, che il virus usa per agganciarsi alle cellule umane e che è il principale bersaglio dei vaccini anti Covid-19. La fascia di età più colpita dalla variante è quella dei più giovani, che non sono ancora stati vaccinati. Ma c'è anche un altro dettaglio che preoccupa non poco: secondo le segnalazioni delle autorità sanitarie australiane, il contagio è possibile dopo un contatto di 5-10 secondi, sulla base delle riprese fatte dalle telecamere a circuito chiuso in un centro commerciale di Sydney.

Variante Delta e Green Pass

L'incremento della variante Delta sta inducendo le autorità a ragionare anche sulla modifica del Green Pass. Una sola dose di vaccino - che basta ad ottenere il certificato in Italia - non è sufficiente a proteggere i cittadini da questa mutazione. E va sottolineato che un nuovo caso su quattro, in Italia, è rappresentato dalla variante Delta. Dal primo luglio, con l'attivazione del Green pass nella versione europea, quasi ovunque verrà invece richiesta la doppia dose di vaccino, circostanza che potrebbe portare in breve a una rimodulazione anche del certificato italiano.

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