Covid, per i vaccini a m-Rna (come Pfizer e Moderna) i tempi tra la prima e la seconda dose potrebbero essere ulteriormente allungati. È l'ipotesi che emerge dalla cabina di regia di Palazzo Chigi.
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L'intervallo tra la prima dose ed il richiamo dei vaccini a m-Rna come Pfizer e Moderna era già stato allungato da 21 a 35 giorni sulla base dei suggerimenti dell'Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute.
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Poche ore fa, nel primo pomeriggio di oggi, il Comitato per i medicinali per uso umano dell'Ema aveva raccomandato una modifica alle condizioni di conservazione del vaccino Covid prodotto da Pfizer e BioNTech. Il periodo di conservazione approvato del flaconcino scongelato e non aperto, a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 °C (quindi in un normale frigorifero), viene quindi allungato da cinque a 31 giorni. Una buona notizia, quindi, per una gestione meno complessa del siero Pfizer in tutti i centri di vaccinazione dell'Unione Europea.
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L'ipotesi di allungare l'intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a m-Rna è al vaglio anche sulla base di un nuovo studio, in fase di pubblicazione. Per il vaccino Pfizer, infatti, i dati dimostrano che a circa tre mesi dalla prima somministrazione si ha una risposta immunologica tripla rispetto all'intervallo di 21 giorni definito inizialmente per il richiamo, soprattutto nei soggetti più anziani.