«Due uomini di colore mi hanno picchiato per divertirsi», e pubblica le foto su Facebook. Ma si era inventato tutto

«Due uomini di colore mi hanno picchiato per divertirsi», e pubblica le foto su Facebook. Ma si era inventato tutto
di Nico Riva
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Domenica 22 Dicembre 2019, 13:07

27enne aggredito a Taranto. "Mi hanno pestato due uomini di colore, per divertimento", ha dichiarato il ragazzo. Scatta subito la denuncia, ma le indagini della Polizia fanno emergere una realtà diversa. Non c'è mai stata alcuna aggressione, il 27enne è caduto da solo alla fermata dell'autobus. Lo confermano le riprese delle telecamere di sorveglianza vagliate dagli inquirenti. Intanto però i post sui social dell'"aggredito" e di sua moglie son diventati virali, gettando altra benzina su un tema già infuocato da tempo. 

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Insultato, preso a calci e pugni, assalito senza motivo alla fermata dell'autobus. O perlomeno questa è la versione che il 27enne di Taranto fornisce quando arriva ferito in ospedale. Con un lungo post sui social la moglie di Aldo (la presunta vittima), Giada Mignogna, racconta dell'aggressione. Subito il post diventa virale, totalizzando migliaia di commenti indignati, condivisioni e reazioni. Anche i grandi giornali ed esponenti politici rilanciano la storia, approfittandone per rafforzare la propaganda anti-immigrazione. Come il consigliere comunale della Lega in provincia di Taranto, Donatello Borracci, che su Facebook condivide il post di Mignogna. E aggiunge: "Non si può rincasare dopo una giornata di lavoro e subire "per puro divertimento" un'aggressione così violenta da parte di un gruppo di delinquenti!!! Gentaglia di questo tipo va rinchiusa a vita, ma non nelle nostre carceri bensì in quelle dei loro paesi di origine!!!".

Peccato che poi la Polizia, dopo aver raccolto la denuncia della coppia tarantina, ha avviato le indagini, scoprendo una verità ben lontana dalla loro versione dei fatti. Le telecamere di sorveglianza nei pressi della fermata dell'autobus dove sarebbe avvenuto il pestaggio hanno infatti smontato le accuse. Il 28enne Aldo infatti non è stato aggredito e picchiato da nessuno, ma è inciampato, cadendo a terra e ferendosi da solo. I fatti risalgono al 3 dicembre, ma negli ultimi giorni la Polizia ha diffuso la notizia che si trattava di una bufala. Aldo e la moglie si erano inventati tutto. Quando gli investigatori lo hanno messo di fronte ai fatti, scrive La Gazzetta del Mezzogiorno, il 27enne si è giustificato dicendo di essersi confuso e di ricordare un'aggressione mai avvenuta, forse dovuta ad una botta in testa conseguente alla caduta. Pare infatti che appena sceso dall'autobus abbia avuto un mancamento che gli avrebbe fatto perdere i sensi. La valanga di commenti razzisti che hanno intasato i social dopo la loro denuncia, però, è ancora online. 

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