Green pass e mascherine, via l'obbligo col 90% di vaccinati? Fedriga: «Si può». Ricciardi: «Chi protesta non capisce»

Green pass, via l'obbligo con 90% vaccinati?

Green pass e mascherine, via l'obbligo col 90% di vaccinati? Fedriga: «Si può». Ricciardi: «Chi protesta non capisce»
Green pass e mascherine, via l'obbligo col 90% di vaccinati? Fedriga: «Si può». Ricciardi: «Chi protesta non capisce»
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Domenica 17 Ottobre 2021, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 15:23

Il nuovo obiettivo, per tornare alla normalità ed eliminare anche il Green pass, è il 90% di vaccinati. A dirlo questa mattina sono sia il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi, che il presidente della Conferenza Stato Regioni (e governatore del Friuli) Massimiliano Fedriga. Ricciardi, in un'intervista a Repubblica, difende l'obbligo di Green pass e sostiene che «la misura ha già rivelato la sua efficacia e la dimostrerà ulteriormente, come è successo in Danimarca. Ci permetterà di tornare alla normalità e svolgere in sicurezza le attività al chiuso, alle quali non parteciperanno soggetti infetti e contagiosi».

Per Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, «a protestare sono una minoranza. Come si è visto non riescono a comprendere quanto questa pandemia sia pericolosa. Se non tuteliamo la salute e l'economia, cioè il lavoro, ci troviamo nei guai. Invece noi siamo tra i migliori al mondo in questo senso». E alla domanda se basterà raggiungere il 90% di prime dosi per stare tranquilli risponde: «Sicuramente quella percentuale ci porrà in una condizione di maggiore serenità.

Non è sufficiente a eradicare il coronavirus perché i bambini non sono ancora coinvolti nella campagna ma comunque darà un contributo straordinario alla sicurezza. Già adesso il problema sta diventando individuale e non collettivo, il sistema sanitario non è sotto pressione. Quindi il 90% va bene - dice - ma quando si potranno vaccinare anche i bambini dovremo mantenere la stessa copertura sul totale della popolazione».

Mentre sulla possibilità di togliere lo stato di emergenza che scade a fine anno spiega: «Diciamo che ci avviamo per lo meno a una situazione di sicurezza, anche se la pandemia non è finita. Quindi il nostro stato di emergenza pian piano si può attenuare. Siamo però circondati da Paesi, sia europei, con dati all'Est drammatici, per non parlare del resto del mondo, Usa in primis, dove ci sono numeri raccapriccianti. E ne usciremo quando tutti nel mondo si vaccineranno».

Fedriga invece, in un'intervista al Corriere della Sera, parla di un eventuale eliminazione del Green pass e aggiunge: «Spero di sì. Se la campagna vaccinale raggiunge il 90% (siamo all'85) penso che vi siano le possibilità di eliminarlo. Credo possa succedere entro la fine dell'anno». Per Fedriga, il certificato verde «deve dimostrarsi utile contro la pandemia. E non una complicazione. Credo che la gran parte degli italiani l'abbia capito. Come istituzioni abbiamo il dovere di dialogare con chi ha dubbi e di favorire un abbassamento della tensione».

«La tensione è molto alta - aggiunge -. Per questo dobbiamo fare la nostra parte. Le istituzioni non devono avere ragione ma raggiungere gli obiettivi. Il traguardo è il completamento della campagna vaccinale e il ritorno alla normalità». E sui tamponi per i non vaccinati afferma: «Al governo ho proposto di abbassarne il costo. Ma non ho avuto riscontro. Penso che non ci si debba arroccare sulle posizioni costituite. Se temporaneamente può essere utile calmierare il prezzo, perché non consentirlo se può aiutare ad abbassare la tensione». Lei è preoccupato per quello che potrebbe succedere da domani, vero? «Sì - risponde -. Ho forti dubbi sulla capacità di dare risposta alla richiesta di tamponi». 

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