Un bimbo si ferisce all'asilo comunale, e la sindaca viene indagata. Sta facendo discutere il caso avvenuto a Crema, dove Stefania Bonaldi, primo cittadino della città in provincia di Cremona, ha ricevuto un avviso di garanzia per un incidente avvenuto lo scorso ottobre ad un bambino, ferito a due dita per una manina incastrata in una porta tagliafuoco.
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Le lesioni da schiacciamento, al terzo e quarto dito della mano sinistra, non sono permanenti ma hanno richiesto cure per tre mesi.
L'episodio ha scatenato la rabbia dei sindaci di tutta Italia e riportato in primo piano la discussione sul tema della responsabilità dei primi cittadini: in tantissimi le hanno espresso solidarietà, da Beppe Sala (Milano) a Virginia Raggi (Roma), da Virginio Merola (Bologna) a Chiara Appendino (Torino) fino a Clemente Mastella (Benevento). «Quanto accaduto è l'ennesima testimonianza di quello che l'Anci e tutti i sindaci Italiani stanno denunciando ormai da tempo», le parole del presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro. «Lo Stato deve metterci nelle condizioni di fare il nostro lavoro serenamente. Non chiediamo l'immunità o l'impunità, chiediamo solo di liberare i sindaci da responsabilità non proprie».
La stessa Bonaldi, citando Franco Battiato, ha detto che quanto accaduto «mi spinge a impegnarmi con ancora più volontà. Le responsabilità che hanno i sindaci sono obiettivamente sproporzionate».