Conte assicura: «Non ci sarà un nuovo lockdown. Mai secretato gli studi sul Covid»

Conte assicura: «Non ci sarà un nuovo lockdown. Mai secretato gli studi sul Covid»
Conte assicura: «Non ci sarà un nuovo lockdown. Mai secretato gli studi sul Covid»
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Mercoledì 9 Settembre 2020, 21:24 - Ultimo aggiornamento: 22:30

Questa emergenza coronavirus che continua porterà un nuovo lockdown nazionale? Secondo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non c'è questa ipotesi. «Mi sento di escludere» un altro lockdown nazionale «non tanto per una fede immotivata ma perché abbiamo elaborato un sistema molto sofisticato di monitoraggio della curva epidemiologica», ha detto il premier in un'intervista a Stasera Italia che andrà in onda questa sera su Rete 4.

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Ci potranno essere lockdown «chirurgici», circoscritti sul piano territoriale? «Esatto», risponde Conte. «Durante la fase più acuta non disponevamo dello strumento cui hanno lavorato i nostri esperti coordinati dal ministro Speranza. Abbiamo la possibilità oggi di valutare eventuali soglie di criticità sino all'allarme rosso in modo circoscritto territoriale. Ritornare a un lockdown nazionale lo escluderei».

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ACCOGLIENZA PD E ZINGARETTI «L'accoglienza» alla festa del Pd di Modena «è stata molto calorosa. Ma in passato ho ricevuto inviti anche da altre forze politiche: sono stato da Atreju di Fratelli d'Italia. A memoria non ricordo di non aver accettato un invito di altre forze politiche», ha detto Conte «Io ho facilità di dialogo con tutti, sia gli esponenti di partito sia i ministri. Zingaretti è una persona schietta, leale, c'è un confronto costante: con lui mi sono trovato bene. Ma questo vale anche per gli esponenti di altre forze politiche, non farei una differenza».

GUALTIERI, PREVISIONI PIL VICINE A REALTA' Condivide l'ottimismo di Gualtieri sulla ripartenza economica? «Con il ministro Gualtieri ci sentiamo quotidianamente: le sue valutazioni sono alla luce delle statistiche più recenti. Abbiamo visto quel che è successo per la produzione industriale e i vari indici economici più significativi. Gualtieri, con qualche cautela, si spinge a valutare come possa esserci una caduta di pil anche a una sola cifra a fine anno e semmai un rimbalzo significativo. Nessuno è un mago, c'è una fase di incertezza oggettiva, ma le valutazioni iniziano a essere più precise e penso che le previsioni del ministro Gualtieri possano essere molto vicine alla realtà».

"STUDI SU COVID MAI SECRETATI" «L'iniziativa di alcuni governatori» con un appello contro la secretazione di uno studio sugli scenari del Coronavirus «mi sembra pretestuosa, strumentale, anche perché un rappresentante della Lombardia che è nel Cts lo ha saputo prima di Speranza. Si continua a distorcere la realtà: si tratta di uno studio che è stato commissionato dalla fondazione Kessler, che contemplava vari scenari ipotetici di possibile sviluppo della curva epidemiologica. Cos'è, una conferenza accademica l'attività di governo, ci mettiamo a fare dibattiti scientifici? Gli studi non sono stati mai secretati, la riservatezza del lavoro non ha nulla a che fare con la secretazione. Ritornando indietro lo rifarei».

MES E PARLAMENTO «Non mi preoccupa il passaggio parlamentare sul Mes. Una democrazia parlamentare non può mai temere il confronto con i gruppi parlamentari. È giusto che i passaggi significativi siano vagliati e votati dai gruppi parlamentari. Io ho già detto che andrò in Parlamento se ci sarà necessità e a quel punto spiegherò le ragioni e anche i dettagli del regolamento del Mes». «Iniziavo a preoccuparmi che oggi non mi chiedessero di Mes», aggiunge. 

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