«Trump sapeva che il Covid è pericoloso, ha minimizzato per non creare panico»

«Trump sapeva che il Covid è pericoloso, ha minimizzato per non creare panico»
«Trump sapeva che il Covid è pericoloso, ha minimizzato per non creare panico»
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Mercoledì 9 Settembre 2020, 20:50 - Ultimo aggiornamento: 21:19
Il presidente americano Donald Trump avrebbe minimizzato i pericoli della pandemia di coronavirus per non creare panico tra la popolazione americana: a dirlo è lui stesso, nel nuovo libro 'Rage' scritto da Bob Woodward, leggendario giornalista del Watergate, le cui anticipazioni sono state diffuse dalla Cnn. Il libro mette in imbarazzo Trump, che ha confidato all'autore che sapeva settimane prima del primo decesso Usa per covid-19 quanto il virus fosse pericoloso, trasmissibile per via aerea, altamente contagioso e «più fatale di una forte influenza».

Nelle anticipazioni del libro diffuse dalla Cnn ammette inoltre di aver «sempre voluto minimizzarlo per non creare panico». Dichiarazioni che contrastano con i frequenti commenti del presidente. La Casa Bianca tramite la portavoce Kayleigh McEnany ha però cercato di smentire le parole contenute nel libro di Woodward: Trump, ha detto McEnany, non ha fuorviato intenzionalmente gli americani sulla gravità del coronavirus.

La rivelazione è stata subito ripresa dall'avversario alle presidenziali di Trump, Joe Biden, che intervenendo in un comizio in Michigan lo ha attaccato facendo riferimento alle rivelazioni. Donald Trump «ha mentito agli americani sui pericoli del virus, che conosceva con un anticipo di settimane» e la sua «negligenza è costata vite e ha causato la recessione economica», ha detto Biden. «Non ha fatto il suo lavoro, di proposito».



"PER I DIRIGENTI USA E' INADATTO" Il nuovo libro di Woodward contiene inoltre giudizi duri su Trump di molti ex dirigenti della sicurezza.
L'ex capo del Pentagono James Mattis lo definisce «pericoloso» e «inadatto» ad essere il commander in chief. L'ex capo della National Intelligence Dan Coat invece, scrive Woodward,
«continua a coltivare la segreta convinzione, cresciuta anzichè diminuire, benchè non supportata da prove di intelligence, che Putin abbia qualcosa su Trump. Come altro spiegare il comportamento del presidente? Coats non è in grado di vedere altre spiegazioni»
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