Allerta terrorismo, Viminale: «Il rischio principale da lupi solitari, attenzione a flussi migratori irregolari»

Vengono mantenuti i controlli alla frontiera Est

Allerta terrorismo, Viminale: «Il rischio principale da lupi solitari, attenzione a flussi migratori irregolari»
Allerta terrorismo, Viminale: «Il rischio principale da lupi solitari, attenzione a flussi migratori irregolari»
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Lunedì 15 Aprile 2024, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 00:06

In Italia c'è un rischio "lupi solitari", e quindi che commettano azioni terroristiche persone in grado di agire sole senza un coordinamento sul posto. E potrebbero essere anche migranti

Terrorismo, rischio lupi solitari e migranti

In assenza di segnalazioni sulla programmazione di attentati contro obiettivi italiani, è l'azione di un lupo solitario il rischio principale emerso oggi al tavolo del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, all'indomani dell'attacco dell'Iran ad Israele. Per questo, oltre ai tradizionali obiettivi sensibili - siti israeliani, sedi diplomatiche, Vaticano, monumenti, aeroporti, stazioni, ecc. - c'è la massima attenzione anche agli eventi che richiamano folle: concerti, manifestazioni, ma anche quelli sportivi. Occhio, poi, alle possibili infiltrazioni di soggetti pericolosi nei flussi migratori irregolari, in particolare lungo la rotta balcanica, dove sono attivi gruppi jihadisti. La tensione in Medio Oriente sempre più elevata impone un continuo aggiornamento delle misure di prevenzione e contrasto, già innalzate ai massimi livelli dopo il 7 ottobre.

Piantedosi ha così convocato al Viminale i vertici dell'intelligence e delle forze di polizia per fare il punto sullo stato della minaccia. L'indicazione del ministro è stata quella di coordinarsi per rafforzare tutte le attività di prevenzione. Non emergono particolari novità nelle informative valutate in sede di Comitato di analisi strategica antiterrorismo: il monitoraggio continua ad essere focalizzato sugli ambienti a rischio: circoli islamisti, carceri, foreign fighter rientrati. Espulsioni ed arresti si sono susseguiti con frequenza negli ultimi mesi. Una settimana è stato bloccato a Fiumicino un 32enne tagiko che, sulla base di una 'red notice' diramata dall'Interpol, è considerato un "membro attivo dell'Isis". Ma più delle cellule organizzate a preoccupare sono i singoli che possono attivarsi autonomamente senza preavviso, fomentati dalla martellante propaganda on line che ha ripreso vigore in funzione anti-Israele ed anti-Occidente. In questi casi l'attività di prevenzione può poco. 

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Roma e l'allarme terrorismo, il prefetto Giannini: «Grandissima attenzione su eventi sportivi»

Proprio i luoghi affollati possono garantire il massimo risultato anche senza il ricorso ad armi sofisticate e pianificazioni strutturate. Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che ieri ha riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza allo scopo di aggiornare le misure, ha assicurato "la grandissima attenzione" che c'è anche sugli "eventi sportivi", con servizi di controllo "spettatore per spettatore. Anche perché ricordo che nel novembre del 2015, rimasto famoso per i fatti del Bataclan, ci fu un tentativo di attacco allo Stade de France. Ogni evento è studiato e analizzato e vengono predisposti dei servizi per poterlo gestire in sicurezza". Naturalmente presidi al top sugli obiettivi ebraici della Capitale; "difficile aumentarli ancora", ha sottolineato Giannini. Analoghe riunioni per fare il punto sui rischi si sono svolte nelle prefetture delle principali città. A Milano sono stati rafforzati controlli in vista del Salone del mobile e della Design week, che attireranno migliaia di visitatori. A Venezia vigilanza sulla Biennale e servizi rafforzati in piazza San Marco. E occhi aperti anche su chi arriva in Italia irregolarmente. Se via mare il sistema dei controlli è capillare e molto difficilmente consente di sfuggire all'identificazione, più problematica è l'intercettazione di tutti quelli che tentano il passaggio dalle frontiere terrestri. Sorvegliata speciale la frontiera con la Slovenia che le informative dei servizi indicano come possibile canale di ingresso per elementi jihadisti. Dal 21 ottobre mesi i controlli a quel confine sono stati ripristinati: oltre 1.300 persone sono state respinte e circa 120 arrestate. 

«Ciò che è avvenuto a Bruxelles è in parte conseguenza della capacità di radicalizzazione di un altro evento, quello del 7 ottobre da parte di Hamas in Israele». Francesco Bergoglio Errico è fondatore e direttore esecutivo di Monitoring Jihadism Project. Negli ultimi cinque anni ha analizzato i casi giudiziari relativi a 526 jihadisti in Italia dal 1993 a oggi. Un identikit? Uomo, di origine nord-africana, residente nel settentrione italiano e con uno scarso livello di istruzione: pochissimi gli studenti, nonostante l'eta media sia bassa (il 70% ha meno di 35 anni).

La maggioranza svolge lavori manuali o è disoccupato (in questo caso di solito però ha un'entrata illecita). Sempre più spesso ci si forma da soli: d'altronde «per entrare ad Al Qaida servivano due anni di addestramento, mentre per aderire allo Stato Islamico basta un giuramento», dichiara Bergoglio Errico. 

«Ciò che è avvenuto a Bruxelles è in parte conseguenza della capacità di radicalizzazione di un altro evento, quello del 7 ottobre da parte di Hamas in Israele». Francesco Bergoglio Errico è fondatore e direttore esecutivo di Monitoring Jihadism Project. Negli ultimi cinque anni ha analizzato i casi giudiziari relativi a 526 jihadisti in Italia dal 1993 a oggi. Un identikit? Uomo, di origine nord-africana, residente nel settentrione italiano e con uno scarso livello di istruzione: pochissimi gli studenti, nonostante l'eta media sia bassa (il 70% ha meno di 35 anni). La maggioranza svolge lavori manuali o è disoccupato (in questo caso di solito però ha un'entrata illecita). Sempre più spesso ci si forma da soli: d'altronde «per entrare ad Al Qaida servivano due anni di addestramento, mentre per aderire allo Stato Islamico basta un giuramento», dichiara Bergoglio Errico. 

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