Mettici il ritmo delle bacchette che risuonano sul selciato di piazza Duomo, con la sua acustica unica al mondo, i suoi echi e i suoi riverberi. Aggiungici il tintinnio delle bottiglie di un buon negroamaro. E se condire il tutto con qualche nota di pizzica sembra troppo banale, allora prendi una ballerina e campiona il rumore sordo dei suoi piedi nudi mentre balla, al suono del tamburello, sui gradini della chiesa di San Matteo, nel centro storico. Se fosse una canzone, Lecce suonerebbe proprio così.
La ricetta è dello “chef” Populous, il dj salentino di musica elettronica alternativa contattato da Nissan per il progetto “Crossover sounds”, sotto la guida di Albertino, voce e volto di Radio dj.
A bordo di una Nissan Juke, Albertino ha fatto il giro di otto città italiane. In ciascuna di esse - Bologna, Firenze, Jesolo, Milano, Napoli, Roma e Torino quelle coinvolte nel progetto con Lecce - si è fatto dare una mano da un musicista del luogo per cercare e trovare i suoni che le caratterizzano. A Lecce è stato scelto Populous (il suo vero nome è Andrea Mangia) che ha guidato Albertino in un percorso di scoperta di Lecce partito da piazza Sant’Oronzo e terminato a Porta Napoli. Naturalmente, più che alle bellezze architettoniche (che pure saltano agli occhi nei due video pubblicati sul sito del progetto) i due hanno prestato attenzione ai suoni della città.
«La prima cosa che mi è venuta in mente quando mi hanno chiesto di comporre un brano che contenesse il dna musicale di Lecce - racconta Populous - è la Taranta. Ma al posto di campionare i soliti tamburelli, che sono superinflazionati, ho campionato il suono dei passi di una ballerina tarantolata
Detto fatto.
Così è nato il brano che rappresenta Lecce e che, insieme agli altri sette, contribuisce a comporre un quadro dell’Italia di oggi da gustarsi tutto con l’udito. Ascoltare per credere: il brano (e anche due video del viaggio di Populous e Albertino a Lecce) è già disponibile sul sito www.jukecrossoversounds.it.