Molestie sessuali alla dipendente: pasticciere condannato a tre anni

Molestie sessuali alla dipendente: pasticciere condannato a tre anni
di Veronica Valente
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Mercoledì 28 Ottobre 2015, 12:24 - Ultimo aggiornamento: 12:31
Tre anni di carcere con l'accusa di molestie sessuali alla dipendente. E il pasticciere di Copertino finisce condannato: per certi versi, un verdetto a sorpresa. Per la Procura di Lecce il processo che vedeva imputato per violenza sessuale Michele Damiano Bianco, 43 anni, originario di Lizzanello, titolare di una pasticceria di Copertino, dove risiede, avrebbe dovuto concludersi con la sua assoluzione. Ma il gup Stefano Sernia non è stato stato dello stesso avviso. Ritiene che l'uomo sia colpevole di aver molestato in più occasioni una sua dipendente, una ragazza di Copertino, e per questo gli ha inflitto tre anni di reclusione e il pagamento del risarcimento di 30mila euro alla presunta vittima.



E' ieri la sentenza che ha decretato la fine del processo discusso col rito abbreviato scaturito da un'inchiesta piuttosto complicata. Perché se per il pubblico ministero Maria Rosaria Micucci il datore di lavoro doveva essere assolto, per la collega Donatina Buffelli, che sul caso condusse le indagini, il processo non avrebbe neppure dovuto celebrarsi. Quest'ultima aveva chiesto l'archiviazione del procedimento, avviato proprio dopo la querela della malcapitata. E lo aveva fatto anche sulla scorta delle dichiarazioni rese da alcuni dipendenti e da una ex dipendente che raccontarono di non aver mai notato comportamenti anomali da parte del datore di lavoro nei riguardi della collega. A rimescolare le carte fu il gip Carlo Cazzella che respinse la richiesta del pm Buffelli, alla quale si era opposta la presunta vittima, attraverso l'avvocato Anna Inguscio, ordinando al magistrato di formulare la richiesta di rinvio a giudizio. Al vaglio del giudice, finirono alcune conversazioni, dalle quali si evincerebbe un approccio tutt'altro che professionale di Bianco verso l'impiegata.

Stando all'accusa, il 43enne avrebbe molestato la ragazza nel laboratorio, in diverse occasioni dall'agosto 2011 al maggio del 2013. E, in particolare, in una circostanza il pasticciere avrebbe allungato le mani sulle sue zone intime e in un'altra l'avrebbe strattonata per un braccio e l'avrebbe spinta contro il muro nel tentativo di strapparle un bacio.

Bianco si proclama innocente. Ieri il suo avvocato Alberto Alfieri ha sostenuto che la querela fu strumentale, perché sporta dalla vittima dieci giorni dopo il suo licenziamento. Ora al legale non resta che attendere le motivazioni della sentenza (che saranno depositate tra 90 giorni) per valutare il ricorso in appello.