Lippi: squadra terrorizzata, è colpa mia
Quagliarella lascia il campo in lacrime

Marcello Lippi dopo la sconfitta (foto Michael Sohn - Ap)
Marcello Lippi dopo la sconfitta (foto Michael Sohn - Ap)
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Giovedì 24 Giugno 2010, 19:33 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 11:54
ROMA (24 giugno) - Italia a casa. L'eliminazione dai Mondiali in Sudafrica getta nello sconforto i giocatori azzurri. Fabio Quagliarella, autore del secondo ma inutile gol azzurro nella sconfitta per 3-2 con la Slovacchia, uscito dal campo in lacrime, consolato da Fabio Cannavaro.
Quagliarella piange anche durante l'intervista a Raisport: l'immagine dell'attaccante del Napoli, nato a Castellammare di Stabia, in lacrime sul terreno di gioco diventeranno probabilmente il simbolo di questa disfatta della Nazionale. Quagliarella è davvero inconsolabile e più volte - mentre cerca di commentare la partita - la voce si incrina: «Il mister mi ha chiamato e mi ha detto di inventarmi qualcosa. Ho fatto del mio meglio ma il sogno di una vita e di una carriera è finito». Poi aggiunge: «Lippi non ha colpe. Le colpe le abbiamo noi che andiamo in campo».



Gattuso: ci faranno cavalieri della vergogna. «Quando abbiamo vinto il Mondiale ci hanno fatto cavalieri del lavoro ora ci faranno cavalieri della vergogna: è giusto così», ha detto Rino Gattuso. «Il calcio italiano si deve fare un esame di coscienza - ha aggiunto l'azzurro - stasera abbiamo toccato il fondo». «Abbiamo fatto una figura vergognosa», condivide Andrea Pirlo. «Non abbiamo vinto la partita - ha proseguito - e la colpa è di tutti. Siamo un gruppo e le responsabilità vanno prese assieme». A chi gli ha chiesto se con oggi si chiude un ciclo, Pirlo ha risposto: «Penso di sì, per il futuro sono a disposizione».



Lippi: «colpa mia». «Mi prendo tutte le responsabilità, se la squadra è entrata con terrore nelle gambe e nel cuore vuol dire che l'allenatore non ha preparata bene la gara sul piano tattico e psicologico», ha esordito il ct Marcello Lippi nella conferenza stampa dopo la sconfitta.



«Mi dispiace da morire per tutti: mi dispiace da morire chiudere così 4 anni fantastici, per me, per i tifosi, per la federazione e per tutti», ha affermato ancora. «Ero convintissimo di questi ragazzi, non l'ho preparata come avrei dovuto. Non dico che pensavo di vincere il Mondiale ma pensavo a qualche cosa di diverso. In bocca al lupo al mio successore». Lippi, come già previsto, lascia la Nazionale a Cesare Prandelli.



«Non lo so perché l'Italia abbia giocato bene solo l'ultimo quarto d'ora della partita contro la Slovacchia», ha quindi osservato Lippi. «Deve essere un problema psicologico. Mi prendo tutte le responsabilità per le scelte. Non ho preparato la squadra in maniera giusta», ha spiegato il tecnico Azzurro. «Figurarsi se non sono abituato ai processi: li facevate prima, è giusto farli adesso dopo questa partita, ma io mi sono già autocondannato», ha poi aggiunto.



«Non sono pentito di essere tornato in nazionale. Era una esperienza che volevo rifare. Ero convintissimo di fare cose diverse e mi dispiace», ha detto ancora il commissario tecnico.



«Non è un momento molto brillante per il calcio italiano, ma il livello del calcio italiano non è

quello di stasera», ha poi sottolineato Lippi, che si è poi augurato che il suo successore Prandelli riesca a risollevare la Nazionale «il piu presto possibile».



Lippi ha poi dichiarato di volersi prendere in mese di riposo e poi valutare il proprio futuro come allenatore. «È mia intenzione non allenare per un po'. Mi fermo qualche mese, poi valuterò a mente fredda», ha concluso Lippi dopo la fallimentare conclusione dell'avventura ai Mondiali.



«È un'eliminazione che brucia e non ci sono alibi. La colpa è di tutti», ha commentato Daniele De Rossi.



«La colpa dell'eliminazione è di tutti non solo dell'allenatore, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità e fare un'analisi di coscienza, superare questo mondiale e guardare avanti». Gianluca Zambrotta non cerca alibi per l'eliminazione dell'Italia dal Mondiale sudafricano, ma non getta la croce su Lippi. «Oggi dopo un bruttissimo primo tempo siamo migliorati, ma alla fine - aggiunge Zambrotta ai microfoni di Sky - potevamo anche passare il turno con un pizzico di fortuna e un po' di determinazione sotto porta, ma ogni giocatore deve fare mea culpa».



«Siamo distrutti. Le prime due partite le abbiamo affrontate con una diversa cattiveria, oggi forse c'è stato un problema di approccio, un po' di timore. Le responsabilità sono dei giocatori, non siamo riusciti a dare quello che dovevamo e non siamo riusciti a vincere una partita su tre, Lippi non c'entra», ha osservato Riccardo Montolivo ai microfoni della Rai.



«Abbiamo deluso e questo è sotto gli occhi di tutti»
, ha detto Gianluigi Buffon ai microfoni di Rai Sport. Rispondendo ad una domanda su Lippi, il numero uno azzurro ha aggiunto. «Ho visto che aveva tanta voglia di far bene. Sapeva che sarebbe stato l'ultimo mondiale e l'ho visto preparare ogni partita con dedizione. Il problema che tra il 2006 e il 2010 non ci sono tanti giocatori come Totti e Del Piero». Sul futuro aggiunge: «Il nuovo ct aprirà un nuovo corso, mi auguro con le idee chiare. La situazione del nostro calcio non è ottimale - ha proseguito - Se 2 anni fa si diceva che c'erano giocatori bolliti vuol dire che in giro di meglio non c'era e anche oggi ne abbiamo avuto conferma. Significa che alternative sono ridotte».