«Rendere con il pianoforte lo stesso senso di una musica nata per essere suonata da decine e centinaia di strumentisti e cantanti non è difficile: è impossibile. Però in due diventa possibile altro. Per esempio Vincenzo Maltempo ed io potremo rispettare le vertiginose velocità che Beethoven richiedeva, che annotò con precisione, e che un’orchestra non può realizzare. In due si costruisce insomma un disegno in chiaroscuro che evoca, reinterpretandolo, il grandioso affresco originale».
«Abbiamo suonato per la Sagra Malatestiana di Rimini, anni fa. Recentemente Maltempo ha eseguito nella grande sala del festival di Erl, in Austria, un mio pezzo per pianoforte solo commissionato per il bicentenario della nascita di Wagner, che è stato bene accolto dai giornali austriaci».
«Fa sempre piacere sapere che qualcuno approva le tue idee. Se poi gli incoraggiamenti vengono da personalità sapienti, esigentissime e pressoché onniscienti, valgono come una vera vittoria. Posso anche vedere questa recensione come conferma che l’attività nell’ambito della direzione d’orchestra e della composizione mi ha permesso veramente di riuscire a realizzare letture che lasciano in chi ascolta l’impressione di una visione ampia della musica».
«Numerose pubblicazioni discografiche, anche importanti: inediti di Schipa recentemente ritrovati e altri inediti finora sconosciuti di Gino Marinuzzi. A dicembre sarà pubblicato un disco con le musiche dell’“Assedio di Otranto”, produzione andata in scena in aprile ai Cantieri Koreja che ha coinvolto numerosi bravi cantanti del Conservatorio di Lecce. In cantiere anche lavori teatrali e concerti a Roma, Milano, Amburgo, Berlino, e Tokyo, dove in una delle serate Vincenzo Maltempo ed io eseguiremo appunto la Nona Sinfonia di Beethoven».