Al Bano presenta il suo ultimo libro
«Racconto la mia vita e la mia fede»

Al Bano presenta il suo ultimo libro «Racconto la mia vita e la mia fede»
di Valeria MINGOLLA
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Giovedì 16 Maggio 2013, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 21:37
LECCE - Albano Carrisi torna a Lecce in veste di scrittore e festeggia i suoi 70 anni. Questa sera alle 19 presenter sul sagrato della Chiesa di Sant’Irene il suo nuovo libro intitolato “Fra cielo e terra. Le mie radici, le stagioni della vita, la forza della fede” (Piemme edizioni). L’appuntamento è promosso dalla libreria Liberrima.



«Tutti noi sappiamo che cosa è bene e che cosa è male. Solo dobbiamo avere un appiglio, un’ancora, una stella a cui guardare, qualcosa o qualcuno a cui aggrapparci per essere aiutati a vivere secondo quelle dici regole”.

Tra le pagine del suo ultimo libro “Fra cielo e terra” Albano Carrisi custodisce il suo messaggio di speranza. Con esso, compie un viaggio alla ricerca della bellezza delle tradizioni e della vita, osservando se stesso e la realtà che lo circonda, illuminato dalla fede che lo accompagna, da sempre.

Edito da Piemme, questo libro racchiude in sé tre ampie tematiche che l’artista pugliese affronta di capitolo in capitolo, evidenti sin dal sottotiolo, “le mie radici, le stagioni della vita, la forza della fede”.

Tra le pagine, anche parole taglienti che ammoniscono una società malata. Osservazioni approfondite sulle problematiche attuali, sugli errori del passato. Quelli di Al Bano sono accesi giudizi su un sistema che, negli anni, ci ha resi vittime; un sistema che non include l’uomo, che non lo difende, che non distingue.



Albano scrive del mondo,
lo osserva per raccontarlo. E lo fa sviscerando “i 10 comandamenti che compaiono nelle tavole che Dio consegnò a Mosè”; ne analizza il senso più intimo, elementare, semplice e nel farlo riscopre le sue radici, il suo vissuto così profondamente legato alla famiglia e alla sua casa.

“A me di tutto questo parla bene ogni bellezza della terra”, si legge nel libro, “specialmente di questa mia terra pugliese, alla quale sono legato da un cordone ombelicale che non è stato mai tagliato, nonostante il mio girovagare per il mondo. Lo stupore per la luce del sole, per la bellezza del mare, la commozione per la vita che nasce, per l’amore, l’amicizia”.

Al Bano ricorda il suo percorso di vita, i momenti più difficili, più importanti, quelli piacevoli senza temere giudizi; poi alza lo sguardo e osserva ciò che lo circonda, la società in cui è immerso e la racconta, così come la vede. In una realtà come quella dei nostri giorni, in cui il denaro rappresenta una continua tentazione, in cui la menzogna ricopre gli strati di verità, in cui l’uomo è meschino, vigliacco, peccaminoso in questa realtà fragile, altalenante, inaffidabile e ingestibile trova proprio nella fede l’unico modo possibile può risollevare gli animi afflitti. Animi spesso inconsapevoli. Vittime del peccato. “Idoli effimeri - scrive - che ti lasciano vuoto, sospeso e sperduto nel deserto dei valori. Puoi avere il massimo del denaro, del successo, del potere, ma se non hai dato un senso alla tua vita, se non sai per cosa vivi, se una marionetta schiava del denaro, del successo e del potere”.



La felicità non è racchiusa altrove se non dentro se stessi. Un tragitto sereno verso la fede, spiega il cantante nel libro, seguendo la parola di Dio che è parola d’amore per se stessi come per gli altri.

E alla base di ciò, scrive il cantante, deve esserci “una famiglia sana” perché solo in questo modo sarà sana anche la società. “I dieci comandamenti sono il punto di riferimento che può far dormire sonni tranquilli a ogni società, del presente, del passato e del futuro”.

Sollecita continuamente il lettore, lo coinvolge e lo induce alla riflessione e allora scrive: “Il tempo è dunque un dono, e dei più preziosi. Perché il tempo è la trama della vita. E se invece di viverlo appieno lo si spreca, buttandolo via in malo modo, lasciandosi vivere, occupandolo male, oppure usandolo per fare il male, ecco che è come se stessimo rubando quel tempo che ci è stato regalato”.



Per comunicare, Albano si serve di una scrittura semplice, diretta, schietta. È come se parlasse al lettore, come se gli si rivolgesse direttamente. Non crea distacco alcuno ma usa la scrittura come mezzo rapido per condividere il suo pensiero, la sua vita.

Nato, come tutti sanno, a Cellino San Marco, Albano Carrisi, classe 1943, ha trascorso una buona parte della sua vita a Milano dove, giovanissimo, ha intrapreso la carriera di cantautore. Ha raggiunto il successo dopo anni di grandi sacrifici. Ha conquistato 26 dischi d’oro e otto di platino. È ambasciatore dell’Onu contro la droga e della Fao.

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