Due mitragliatrici, quattro pistole e oltre 300 proiettili sono stati sequestrati dalla Squadra Mobile di Foggia a casa di uno dei sette arrestati nel blitz compiuto il 31 marzo scorso a San Severo, in provincia di Foggia, che ha portano anche alla sospensione dai pubblici uffici per un anno di un vice sovrintendente della Polizia Locale.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di detenzione e porto illegale di armi da fuoco aggravato dal metodo mafioso, omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale e favoreggiamento personale.
Un vero e proprio arsenale
Nello specifico i poliziotti hanno sequestrato in un luogo di pertinenza di Mirko Morris Bonaventura, uno dei due fratelli di Luigi Bonaventura, il 32enne ucciso a San Severo nell'agosto 2021, un vero e proprio arsenale: una mitragliatrice calibro 9 dotata di due caricatori e di silenziatore; una mitragliatrice Skorpion calibro 7,65, dotata di due caricatori, due revolver calibro 357 magnum con matricola abrasa, una pistola semiautomatica, una pistola semiautomatica Beretta e circa 300 cartucce di vario calibro.