Gli amici di San Pio e la storia di Serafino Graziano Leuzzi: «Dopo un ictus mi dedico a chi vede i propri diritti negati»

Gli amici di San Pio e la storia di Serafino Graziano Leuzzi: «Dopo un ictus mi dedico a chi vede i propri diritti negati»
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Martedì 19 Marzo 2024, 11:57

A San Giovanni Rotondo un'associazione che punta all'integrazione sociale nel nome di San Pio. Il suo presidente si chiama Serafino Graziano Leuzzi e la decisione di dare vita a Gli amici di San Pio nasce dopo una particolare vicenda personale: "Dopo un ictus -spiega- ho deciso di guardare la vita con occhi diversi. Ora mi dedico a chi vede i propri diritti troppo spesso negati".

Il suo mito era lo chef Cannavacciuolo perché il suo sogno era quello di aprire un ristorante. Serafino Graziano Leuzzi era un giovane di belle speranze, con un progetto ambizioso che però si è interrotto in un giorno di febbraio del 2017: "Dopo ore e ore di lavoro -spiega- sono stato colpito da un ictus emorragico cerebrale che ha messo fine ai miei sogni e che ha distrutto me e tutte le mie ambizioni. Da quel momento la mia vita è cambiata, ho conosciuto un’altra vita, una vita a metà. L’ospite indesiderato ha incatenato i miei obiettivi e i miei desideri ma, nello stesso tempo, mi ha permesso di rinascere, di vedere il mondo sotto occhi diversi".

Da quell'esperienza infatti è nata, nel cuore di San Giovanni Rotondo, un'associazione di promozione sociale che intende migliorare la vita delle persone con disabilità: "Ho conosciuto la sofferenza -dice Leuzzi- e, a un certo punto, ho deciso di mettere insieme alcune persone a me vicine per dedicarmi al prossimo. Nasce così Gli amici di San Pio, un organismo che, attorno alla figura di Francesco Forgione e dei suoi valori, si impegna a offrire un ambiente sicuro, inclusivo e rispettoso, dove le persone possano sentirsi valorizzate, supportate e comprese. Attraverso una vasta gamma di servizi, programmi e iniziative, lavoriamo per rimuovere le barriere, promuovere l’accessibilità e sensibilizzare la società sulle questioni legate alle disabilità. Siamo federati in Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) e a breve la FISH Puglia sarà un punto di riferimento per l'intero movimento pugliese".

Le persone con disabilità, del resto, si trovano ad affrontare una serie di disparità sociali che ostacolano la loro piena partecipazione alla vita in diversi ambiti come l'accesso all'istruzione, alle cure e, più in generale, alla quotidianità: "Sono problemi reali -afferma Leuzzi che de Gli amici di San Pio è il presidente- sui quali si snodano le difficoltà e le preoccupazioni di intere famiglie.

Noi proviamo a ribaltare la situazione, con azioni che hanno come obiettivo quello di garantire il rispetto di diritti troppo spesso negati. Sono diversi i progetti messi in campo per creare connessioni significative, diffondere amore e regalare momenti di sollievo e conforto a chi ne ha bisogno".

Uno dei progetti più significativi si chiama Il mio giorno da Chef, un contest per disabili con talenti amatoriali in cucina per esprimere la propria capacità culinaria, ispirandosi alla tradizione e al concetto di convivialità: "Un evento -ricorda Leuzzi- che è arrivato alla sua seconda edizione e che ha riscosso e sta riscuotendo grande successo. Una festa in piena regola che permette di riconoscere una manualità dimenticata e che richiama quel senso di disabilità di cui le persone disabili e le loro famiglie ne hanno assoluto bisogno. La solitudine del resto è uno dei nemici da contrastare, anche per le persone anziane per le quali organizziamo attività ricreative che regalano sorrisi e offrono sostegno. Da non dimenticare poi che, tra i servizi dell'associazione offerti ai tesserati c'è il patronato, il CAF e uno studio legale dedicato. Siamo convenzionati con il più grande network dell'associazionismo che è ASSOCRAL".

Un percorso importante che ha bisogno di tante mani: "Chi volesse fare la differenza nella vita di chi ha bisogno .conclude il presidente de Gli amici di San Pio- o volesse condividere esperienze, valori e solidarietà con altre persone che hanno gli stessi principi e valori, può chiamarci e, da volontario, impegnarsi con noi ed entrare a far parte di una famiglia che lavora ogni giorno per aiutare i disabili e le persone con difficoltà. Un'opportunità umana importante, in un luogo magico come San Giovanni Rotondo".

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