Massimo Casanova, la denuncia dell'eurodeputato e proprietario del Papeete: «Hanno tentato di uccidermi»

Massimo Casanova, la denuncia dell'eurodeputato e proprietario del Papeete: «Hanno tentato di farmi fuori»
Massimo Casanova, la denuncia dell'eurodeputato e proprietario del Papeete: «Hanno tentato di farmi fuori»
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Domenica 17 Marzo 2024, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 09:13

La denuncia è contenuta in un verbale e formalizzata alla Guardia di Finanza Comando Tenenza Torre Fantine e descrive un vero e proprio assalto in cui ha rischiato la vita. Quella denuncia è di Massimo Casanova, europarlamentare della Lega ma noto alle cronache nazionali probabilmente più come mister Papeete.

Si tratta infatti del proprietario della famosissima discoteca nonché lido balneare e ancor di più buen retiro estivo di Matteo Salvini (e non solo) a Milano Marittima. In quella denuncia - come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno - lui spiega che l'8 marzo in sette persone avrebbero tentato di introdursi in una delle sue attività agricole a Bosco Isola, a Lesina, nel Foggiano.

Cosa è successo

Da qui nascerebbe il tentativo di fare fuori l'eurodeputato. Con lo scopo di rubare capi di bestiame, i malviventi sarebbero entrati dunque nella sua proprietà. Casanova li avrebbe scoperti e inseguiti dopo aver chiamato le Forze dell'Ordine. Sulla strada del ritorno, si sarebbe ritrovato dinanzi a una Lancia Y che lo avrebbe puntato e solo grazie ai suoi riflessi sarebbe riuscito a scansarsi.

Casanova all'Ansa spiega che "è il quarto furto di vacche che subisco, ho presentato 20 denunce e se pensano di fermarmi, sbagliano. Non mi lascio intimorire da chi mi è venuto addosso con l'auto provando a uccidermi dopo aver portato via una quindicina dei miei animali. Io non mollo manco morto", dice Casanova mentre a Lesina raccoglie con i suoi tre figli asparagi. "È giusto che si sentano tranquilli a casa loro - continua - anche se questa casa li ha spaventati". "Non me ne andrò da qui - sottolinea - ho sentito anche Matteo (Salvini, ndr) che mi incoraggia. Se avevo qualche dubbio a ricandidarmi alle Europee, ora sono spariti: sarò in campo per tentare di cambiare qualcosa in questo paese". 

Il racconto

"Questo posto - aggiunge Casanova - è un paradiso terrestre che venti anni fa ho rilevato con mia moglie per dare vita a una azienda zootecnica.

Sono stati anni difficili fatti di recinzioni danneggiate, animali fatti sparire e minacce di morte". "L'8 marzo scorso - ricorda - sono stato allertato della presenza di sette persone che armeggiavano accanto alla rete che delimita la mia proprietà. Non ci ho pensato su due volte e sono uscito di casa". "Ho visto il gruppetto che con un camion stava caricando almeno una decina delle mie vacche - racconta Casanova - ho chiamato carabinieri, finanzieri e polizia locale. Al loro arrivo però il tir era già andato". Seguendo le tracce lasciate dagli penumatici del mezzo pesante "è stato semplice trovarlo ma era vuoto", fa sapere Casanova.

"I carabinieri sono riusciti a fermare un'auto con a bordo una persona nota sia a loro sia a me: in passato mi ha minacciato, anche telefonicamente e l'ho denunciato avendo registrato la chiamata - aggiunge - i finanzieri invece hanno bloccato una Lancia Y, la stessa che sfrecciando a cento chilometri orari e avendomi riconosciuto mi è venuta addosso: ero in strada per capire cosa stesse succedendo con un amico, solo per miracolo sono riuscito a scansarmi. La fiancata della mia auto, con a bordo un'amica di famiglia e mia figlia di 15 anni, è stata danneggiata".

Oltretutto, Casanova aveva già denunciato di aver subito pesantissime minacce in passato - "Ti sparo in testa" - dinanzi alla sua proprietà. Una situazione che quindi si protrarrebbe da tempo con un commando che avrebbe preso di mira l'europarlamentare e le sue proprietà agricole.

La solidarietà

“Esprimo tutta la mia solidarietà al caro amico Massimo Casanova e alla sua famiglia per il vile atto che ha subito pochi giorni fa nel Foggiano. Avanti tutta con forza e coraggio”. Così in una nota il senatore pugliese della Lega Roberto Marti, coordinatore regionale del partito.

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