Covid, lo studio Usa: l'immunità dopo il vaccino «potrebbe durare anche per tutta la vita»

Covid, lo studio Usa: l'immunità dopo il vaccino «potrebbe durare anche per tutta la vita»
Covid, lo studio Usa: l'immunità dopo il vaccino «potrebbe durare anche per tutta la vita»
di Domenico Zurlo
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Giovedì 27 Maggio 2021, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 14:52

Quanto dura l'immunità contro il coronavirus, che venga da un contagio oppure dal vaccino? Due nuovi studi pubblicati uno sulla rivista Nature e l'altro online su BioRxiv portano risultati decisamente promettenti. Secondo queste ricerche l'immunità al Covid dura almeno un anno, ma potrebbe durare anche per tutta la vita, con miglioramenti nel tempo soprattutto dopo aver ricevuto il vaccino. Il risultato dei due studi potrebbe cambiare completamente la visione soprattutto sui vaccini stessi, a cui si imputa un'eventuale protezione di breve durata.

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Fondamentale è un particolare: secondo questi due studi, la maggior parte delle persone che hanno avuto il Covid e che sono state successivamente vaccinate, potrebbero non aver bisogno di altre dosi di vaccino in futuro. Al contrario, chi è vaccinato ma non aveva avuto il Covid (e anche chi era stato infettato ma non aveva prodotto anticorpi) potrebbe invece dover ricorrere ai richiami.

Una scoperta rivoluzionaria, soprattutto pensando alle difficoltà delle campagne vaccinali in tutto il mondo e all'idea di dover ripetere le somministrazioni una volta ogni anno per tutti.

In entrambe le ricerche sono state esaminate persone che erano state contagiate dal virus circa un anno prima: le cellule che conservano un ricordo del Sars-CoV-2 persistono nel midollo osseo e possono produrre anticorpi quando necessario, secondo il primo studio pubblicato su Nature. Nell'altro su BioRxiv si rileva invece che queste cosiddette cellule B della memoria si maturano e si rafforzano per almeno un anno dopo l'infezione iniziale. «Gli articoli sono coerenti con la letteratura che suggerisce che l'immunità provocata da infezione e vaccino sembra essere di lunga durata», ha detto l'immunologo Scott Hensley, dell'Università della Pennsylvania, scrive il New York Times.

Potrebbe dunque essere accantonata l'idea (e la paura) che l'immunità al virus sia di durata limitata, come nel caso dei coronavirus che causano il comune raffreddore o l'influenza. Le cellule B della memoria prodotte in risposta all'infezione sarebbero infatti così potenti da contrastare anche le varianti del virus, annullando la necessità di richiami, afferma Michel Nussenzweig, immunologo della Rockefeller University di New York che ha condotto una delle due ricerche. «Le persone che sono state infettate e vengono vaccinate hanno davvero una risposta formidabile, un set formidabile di anticorpi, che continuano poi ad evolvere», dice Nussenzweig. «Mi aspetto che dureranno a lungo». Discorso diverso invece per chi ha solo il vaccino senza aver avuto il Covid: la memoria immunitaria potrebbe infatti funzionare in modo diverso rispetto a quella che segue l'infezione naturale.

Dopo il contagio le cellule B proliferano rapidamente e producono anticorpi: una volta risolta l'infezione acuta, un piccolo numero di cellule si stabilisce nel midollo osseo e pompa costantemente livelli modesti di anticorpi. Per esaminare queste cellule, i ricercatori della Washington University di St.Louis hanno analizzato il sangue di 77 pazienti guariti dal Covid a intervalli di tre mesi: solo sei di loro erano stati ricoverati in ospedale, mentre gli altri avevano avuto sintomi lievi. In questi ultimi i livelli di anticorpi sono diminuiti rapidamente quattro mesi dopo il contagio e hanno continuato a diminuire lentamente: ma se per alcuni scienziati la diminuzione degli anticorpi significava una diminuzione dell'immunità, per altri esperti non è così. Le cellule B della memoria rimangono infatti «vigili» nel midollo osseo, pronte ad agire quando necessario.

Gli stessi ricercatori hanno poi ottenuto campioni di midollo osseo da 19 persone circa 7 mesi dopo l'infezione: 15 di loro avevano cellule B rilevabili, le altre quattro no, il che fa pensare che questa "memoria immunitaria" non è sviluppata da tutti, ma da buona parte dei guariti, ed è la conferma che anche chi ha avuto il Covid deve essere necessariamente vaccinato. Uno studio del 2007 aveva inoltre dimostrato che gli anticorpi ai virus potrebbero sopravvivere per decenni, anche per tutta la vita: queste due ricerche riguardo il Sars-CoV-2 hanno invece offerto una rara prova dell'esistenza di queste cellule B e danno una speranza enorme per il futuro nella lotta alla pandemia.

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