Statali, ecco i primi 10mila prepensionamenti. E stop ai premi per i dirigenti

Marianna Madia
Marianna Madia
di Luca Cifoni
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Venerdì 28 Marzo 2014, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 21:36
L’operazione di prepensionamento dei dipendenti pubblici in esubero sta per entrare nel vivo. Anzi, in realt gi iniziata. Ma non è chiaro in che misura potranno beneficiarne i Comuni italiani ed in particolare Roma capitale, che vorrebbe accompagnare all’uscita fino a 4 mila propri dipendenti per far fronte alle difficoltà di bilancio.



La norma che permette di applicare ai lavoratori pubblici le regole pensionistiche più favorevoli antecedenti alla riforma Fornero è contenuta nel decreto 95 del 2012, il provvedimento di revisione della spesa del governo Monti. In quel testo è prevista questa possibilità (purché il relativo trattamento decorra entro l’anno 2014) per gestire i dipendenti in soprannumero, altrimenti avviati alla mobilità ed in ultima analisi anche al licenziamento. E nella relazione tecnica che accompagna il decreto sono stati anche conteggiati i possibili interessati.



I CONTEGGI

Più precisamente, viene ipotizzato che si ritrovino in esubero 11.000 persone nelle amministrazioni centrali (di cui 5.600 nei soli ministeri) e 13.000 negli enti locali. Non tutti però avrebbero i requisiti per andare in pensione con le vecchie regole: secondo le valutazioni della Ragioneria si troverebbero in questa situazione, avendoli già conseguiti entro fine 2011, 6.000 lavoratori di ministeri ed enti pubblici e 2.000 delle amministrazioni locali. In tutto dunque 8.000. Per queste persone l’onere sui conti pubblici si limiterebbe alle sole liquidazioni visto che le pensioni in più sarebbero compensate dagli stipendi in meno, ovviamente nell’ipotesi di non assumere nessuno in sostituzione. Ci sarebbe poi una quota non quantificata di dipendenti che maturando i requisiti - sempre secondo le vecchie regole - dal 2012 in poi non avrebbero particolari costi perché l’erogazione della liquidazione sarebbe ritardata. In totale dunque il numero dei posti disponibili può essere pari ad oltre 10 mila.



CIRCOLARE IN ARRIVO

Con le regole in vigore fino a fine 2011 sarebbe possibile lasciare il lavoro con il sistema delle quote, ad esempio 35 anni di contributi e 62 anni e 3 mesi di età. In che misura è stata finora sfruttata questa possibilità? Il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Rughetti ha spiegato nei giorni scorsi che a livello locale sono stati già autorizzati prepensionamenti relativamente al Comune di Novara. Ma l’operazione è già in corso, con numeri significativi, per quanto riguarda proprio Inps e Inail. I due enti hanno esuberi rispettivamente pari a 3.200 e 1.100 persone: dunque complessivamente sarebbero oltre 4.000 i prepensionamenti già in corso o in arrivo. Nei prossimi giorni è attesa una circolare della Funzione pubblica che dovrebbe dare indicazioni per le altre amministrazioni.



Tutto il meccanismo però, come già detto, si regge sul fatto che la sostanziale equivalenza tra stipendi risparmiati e pensioni erogate azzeri o quanto meno riduca gli oneri per il bilancio pubblico. Se invece, come annunciato dal ministro Marianna Madia, si tratterà di far uscire dipendenti anziani per immetterne in servizio di giovani, allora la questione dovrà essere in parte rivista almeno sotto il profilo finanziario.