Lavori “introvabili”, ecco le figure più difficili da reperire

Lavori “introvabili”, ecco le figure più difficili da reperire
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Lunedì 8 Settembre 2014, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 15:12
Analisti e progettisti di software, tecnici programmatori, ingegneri energetici/meccanici, tecnici della sicurezza sul lavoro ed esperti in applicazioni informatiche sono le professioni dove la difficolt di trovare personale molto elevata. Secondo i risultati emersi dall'elaborazione realizzata dall'Ufficio studi della CGIA di Mestre (la confederazione degli artigiani), che ha analizzato i dati emersi dalla periodica indagine effettuata dall'Unioncamere-Ministero del Lavoro su un campione qualificato di imprenditori italiani, le previsioni di assunzione per l'anno in corso delle 10 figure professionali più difficili da reperire sul mercato del lavoro dagli imprenditori italiani daranno luogo a oltre 29.000 nuovi posti di lavoro. Di questi, stando alle risposte rilasciate dagli intervistati, quasi 8.500 rischiano di non essere coperti perché non reperibili sul mercato del lavoro. Un dato, quest'ultimo, molto inferiore a quello riferito al 2009 che, in termini assoluti, era pari a quasi 17.600. In buona sostanza, negli ultimi sei anni i “lavoratori introvabili” sono pressoché dimezzati. Se all'inizio della crisi non si trovava oltre la metà degli infermieri/ostetriche, dei falegnami e degli acconciatori, nel 2014 le professionalità più difficili da trovare (per numero o per caratteristiche personali o di competenza) risultano gli analisti e i progettisti di software (37,7%), i programmatori (31,2%), gli ingegneri energetici e meccanici (28,1%), i tecnici della sicurezza sul lavoro (27,7%) ed i tecnici esperti in applicazioni informatiche (27,4%), tutte figure con una elevata specializzazione e competenza. In definitiva, spiegano dalla CGIA, dopo sei anni di crisi solo tre figure professionali sono rimaste nella medesima top-ten: infermieri ed ostetriche, acconciatori e attrezzisti di macchine utensili, profili che evidentemente continuano ad avere un futuro, seppure ridimensionato in termini assoluti dalla crisi. Inoltre, se nel 2009 la platea dei “lavoratori introvabili” era costituita prevalentemente da attività artigianali ad elevata abilità manuale, oggi, invece, gli “introvabili” sono legati a settori ad alta specializzazione tecnica, in particolare nell'informatica.