Quelle lezioni di teatro con Eduardo e Carmelo

Quelle lezioni di teatro con Eduardo e Carmelo
di Diego DEL POZZO
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Martedì 3 Agosto 2021, 05:00

All’inizio degli anni Ottanta, Eduardo De Filippo tenne un ciclo di lezioni presso l’università La Sapienza di Roma, ospite del professor Ferruccio Marotti, all’epoca direttore dell’Istituto del teatro e successivamente del Teatro Ateneo, la prima struttura teatrale universitaria italiana, fondata addirittura nel 1935 e negli anni punto di partenza per le carriere, tra i tanti, di big come Giulietta Masina, Anna Proclemer, Marcello Mastroianni, Leo De Berardinis. Eduardo apprezzò molto quel faccia a faccia serrato e intenso con gli studenti romani, tanto da proseguire nella sua collaborazione con La Sapienza fino alla morte nel 1984.

Quelle preziose lezioni furono registrate integralmente e poi digitalizzate in alta definizione tra il 2010 e il 2013, assieme ad altri materiali audiovisivi relativi a laboratori, seminari e incontri pubblici, per esempio quello con un altro gigante della drammaturgia come Carmelo Bene. Conservate nell’Archivio audiovisivo dello spettacolo presso il Labs, il Laboratorio audiovisivo dello spettacolo diretto dal professor Stefano Locatelli, oggi tornano nuovamente a disposizione grazie al festival «Il cinema ritrovato» di Bologna, che nell’ambito del suo ricchissimo cartellone nei giorni scorsi ha proiettato un primo montaggio di cinquanta minuti a cura di Maria Grazia Berlangieri, restituendo così agli appassionati e agli studiosi uno straordinario documento attraverso il quale poter leggere o rileggere la storia, l’arte e l’umanità di Eduardo, nonché la vitalità e il trasporto con cui sapeva trasmettere agli altri – in particolare ai più giovani – il suo amore profondo per il teatro.

Il filmato "ritrovato"

I cinquanta minuti visti a Bologna si dividono in quattro blocchi. Nel primo, sono mostrate le lezioni di drammaturgia che iniziarono nel novembre 1981. Nell’aula strapiena, Eduardo racconta agli studenti la sua visione della vita e del teatro, anticipa loro quale dovrà essere l’obiettivo del lavoro che ha in mente di fare assieme in quei mesi («Dovete trovare il coraggio di scrivere, perché io voglio che il teatro guardi verso l’avvenire e non al passato») e, senza infingimenti né inutili buonismi, a un certo punto polemizza con uno studente che fraintende ciò che lui sta dicendo e, per mettersi al centro dell’attenzione, fa il gesto di abbandonare la lezione: è lì che viene fuori l’orgoglio di colui che al teatro ha dedicato tutto se stesso, con Eduardo che – si vede nelle immagini – caccia lo studente dall’aula e gli urla l’importanza vitale della pazienza, perché – dice tra gli applausi – «Se non hai la pazienza di stare ad ascoltare gli altri, non avrai nemmeno la pazienza di ascoltare te stesso».

Il secondo blocco, poi, mostra Eduardo al lavoro con gli allievi della Sapienza, durante un laboratorio di drammaturgia nel quale è fianco a fianco con loro, per dirigerli e guidarli a partire da testi scritti come esercitazioni.

La terza parte, invece, è la testimonianza audiovisiva di un seminario pubblico del 1982 nel quale va in scena – è il caso di dirlo – un dialogo di straordinario interesse culturale tra De Filippo e Carmelo Bene, con i due che ragionano assieme, ipnotizzando letteralmente la giovane platea, su concetti-chiave come quello di «complicarsi la vita in palcoscenico».

Tra gli uditori anche Monica Vitti

Il prezioso filmato proiettato al «Cinema ritrovato» di Bologna si conclude con la presentazione di «La tempesta» di Shakespeare recitata in napoletano antico da Eduardo nell’aula magna dell’ateneo romano, il 29 maggio 1984, appena cinque giorni dopo l’ottantaquattresimo compleanno del grande artista e cinque mesi prima della sua morte, che arrivò il 31 ottobre di quell’anno. Anche in questa occasione, l’aula è pienissima, non soltanto di studenti, poiché seduta in prima fila si vede anche Monica Vitti, ripresa mentre assiste rapita all’esibizione e poi applaude con convinzione.

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