Tonino Caputo, un artista da non dimenticare

Tonino Caputo, un artista da non dimenticare
di Carmelo CIPRIANI
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Giovedì 12 Maggio 2022, 19:38

Avrebbe compiuto 89 anni il prossimo 14 maggio Tonino Caputo, artista leccese tra i più noti e apprezzati, scomparso lo scorso 5 agosto a Lecce dov'era ritornato da pochi mesi, dopo una vita trascorsa prevalentemente a Roma. Si era stabilito nel quartiere San Pio, nello stesso stabile in cui vivono Antonio Massari e Vittorio Tapparini, figlio del suo grande amico Ugo. Una scelta dettata dall'amicizia e dal legame con la sua terra, permanente ed incorrotto.

Il ricordo sabato a Lecce

È ancora viva nella memoria la mobilitazione collettiva della scorsa estate, una gara di solidarietà che ha coinvolto numerosi artisti e il Museo Castromediano in un'asta pubblica organizzata per raccogliere fondi per pagare le cure che gli erano necessarie. A una nuova mobilitazione si assiste anche oggi, questa volta per ricordare l'artista in una celebrazione pubblica, proprio nel giorno del suo compleanno. Sabato alle 19 nella Biblioteca Bernardini di Lecce, insieme alla figlia Tracy Caputo e a Raffaele Soligo, responsabile dell'Archivio Tonino Caputo (attivo dallo scorso 28 marzo), s'incontreranno per ricordare l'artista Toti Carpentieri, Gigi De Luca, Riccardo Leuzzi, Mauro Marino, Raffaele Polo.

Tanti luoghi e numerosi amici

Quella di Tonino Caputo è stata un'esistenza intensa trascorsa in giro per il mondo, tra Italia, Francia, Stati Uniti, Australia, Svezia e molti altri luoghi in cui ha dimorato con meno stabilità. La stanzialità d'altronde non ha mai fatto per lui. Questo sin dal 1952, anno in cui, neanche ventenne, è approdato nell'Urbe per studiare Architettura. Gli studi universitari però durano poco. Capisce subito che è la pittura la sua vera passione. Nel 1956, incoraggiato dai poeti Vittorio Pagano e Rina Durante, partecipa ad una prima collettiva. Negli anni a venire le mostre si susseguono rapide, una dopo l'altra, in un crescendo di importanza e notorietà. Per più di un cinquantennio partecipa attivamente all'ambiente artistico romano e non solo, frequentando artisti del calibro di Tano Festa, Franco Angeli, Gastone Novelli e Piero Manzoni, con il quale ha intrattenuto un'assidua corrispondenza, e che lo consacra opera d'arte vivente dopo Fontana e Capogrossi. Con Ugo Tapparini, Edorado De Candia e Antonio Massari, costituisce quello che lui stesso ricordava - non senza nostalgia - come il gruppo dei quattro, uno degli assi portanti della cultura leccese del secondo Novecento. A loro solitamente si affiancava anche Carmelo Bene che con Caputo ha condiviso l'esperienza romana.

Una frequentazione assidua quella con la capitale, solo momentaneamente interrotta dai trasferimenti, più o meno lunghi, a New York, Parigi e Sydney. Spostamenti assai frequenti, veri o anche solo auspicati, che l'artista puntualmente registrava nei suoi dipinti, in una versione radicalmente rinnovata del vedutismo antico.

Il fascino delle architetture

Ad affascinarlo sono soprattutto le architetture industriali, in ferro, in vetro, in laterizio, in cui vedeva la stessa armonia delle costruzioni rinascimentali. Note sono soprattutto le sue rappresentazioni di ponti e grattacieli americani, ma anche le vedute di Roma, di Venezia e di moltissime altre città del mondo.
Caputo è stato un nomade dell'arte e nell'arte. Il tema del viaggio ricorre nella sua produzione sin dalle primissime sperimentazioni informali, quando dedica alcune tele al viaggio di Marco Polo fino a Cambaruc. Nel suo vedutismo rinnovato, quello della maturità, ha conservato un approccio metafisico alla realtà, sperimentato nella fase precedente, tra anni Settanta e Ottanta, caratterizzata da originali nature morte, larvatamente pop, in cui solidi geometrici convivono con elementi di vita quotidiana in ambientazioni da scenari industriali.

All'evento di sabato, realizzato in sinergia dalla rivista Arte e Luoghi, la casa editrice Il Raggio Verde e l'associazione culturale Fondo Verri in collaborazione con la Biblioteca Bernardini di Lecce, presenzierà l'assessore alla Cultura di Lecce Fabiana Cicirillo. Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Antonietta Fulvio, verrà proiettato un video con le immagini più importanti della vita e della carriera dell'artista e saranno illustrate tutte le iniziative che si stanno mettendo in atto per preservarne la memoria. L'incontro sarà trasmesso in diretta su Facebook. È possibile organizzare interventi programmati da parte del pubblico scrivendo a info@ilraggioverdesrl.it.

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