Alla scoperta del litorale e della fauna marina: il turismo diventa eco con i mini tour in kayak alla scoperta della costa brindisina

Alla scoperta del litorale e della fauna marina: il turismo diventa eco con i mini tour in kayak alla scoperta della costa brindisina
di Antonio SOLAZZO
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Lunedì 10 Aprile 2023, 08:00

Alla scoperta del litorale e della fauna marina: il turismo diventa eco con i mini tour in kayak alla scoperta della costa brindisina. Esplorazione, esperienza e conservazione: sono queste le parole chiave del progetto ColMare, nato a Brindisi nel 2020 con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza (e non solo) nel monitoraggio del litorale brindisino. 
L’idea, certamente ambiziosa, mira a costruire una nuova immagine del capoluogo adriatico sotto due aspetti differenti, sia come importante porto industriale che come città caratterizzata da un meraviglioso litorale costiero. Ed è proprio a tal proposito che l’Aps Flow Life Ocean, associazione no profit nata nel 2016 e responsabile del progetto ColMare, si impegna da diversi anni con il supporto dei fondatori Aldo Rizzo ed Elisabetta Vierucci (biologi marini con la passione per il mare) per promuovere, valorizzare e tutelare l’ecosistema marino del territorio, salvaguardando l’ambiente e puntando principalmente alla sensibilizzazione dei giovani ragazzi. 

Eco tour esperenziali


Tante le iniziative e i programmi organizzati nel corso degli anni: nel 2020 l’associazione ha elaborato il progetto “The Blue Side of Brindisi”, vincitore della seconda edizione di Brindisi Smart Lab “Laboratorio di Innovazione Urbana” del Comune di Brindisi e che prevede la mappatura multimediale dei luoghi marino-costieri significativi da proteggere, conservare e promuovere lungo il tratto di costa che va da Punta Cavallo agli scogli di Apani. 
ColMare nasce proprio accanto a questa idea, con l’obiettivo di un coinvolgimento maggiore e sempre più attivo da parte della cittadinanza. Una delle particolarità di questo progetto è l’utilizzo dei kayak, a bordo dei quali è possibile partecipare a eco tour esperienziali per attività di avvistamento, raccolta foto e dati da condividere con partner e organizzazioni coinvolte nel monitoraggio.


Lungo il percorso, inoltre, i partecipanti sono coinvolti anche nella raccolta della plastica e nella pulizia del litorale. È per questo motivo che l’unico requisito richiesto è la consapevolezza e lo spirito di aggregazione, non l’esperienza da marinai.

Le attività proposte da ColMare possono rappresentare anche una nuova offerta di servizi turistici per la promozione dello sviluppo socioculturale, naturalistico e turistico della città e saranno implementate nel prossimo futuro: il calendario è molto fitto e prevede un open day il 25 aprile (dove le persone possono prenotarsi per effettuare un assaggio dell’esperienza in kayak gratuita) e il World Ocean Day l’8 giugno al Marina di Brindisi con il coinvolgimento di altre associazioni. 

La start up


La sede è situata presso il Porticciolo Turistico, luogo da cui partono gli eco tour per il biomonitoraggio. Il consiglio direttivo è composto dal presidente Giuseppe Magrì, il vicepresidente Giorgia Masiello e il consigliere Giuseppe La Notte. «Le emozioni sono molteplici e talvolta sbalorditive», spiega il presidente Magrì. «Noi siamo partiti come un gruppo di amici che amava il mare e nel 2023 ci troviamo con un grande seguito di volontari e associati e con un’associazione strutturata e iscritta al terzo settore del Registro Unico Nazionale. La più grande soddisfazione è vedere la gente che si emoziona facendo questo tipo di esperienze, magari semplicemente guardando un bel tramonto nella nostra costa o avvistando i delfini che ormai si trovano quasi sempre di fronte a Punta Penne, nel Parco del Serrone. Vedere le persone riempire i kayak svegliandosi alle quattro del mattino è veramente gratificante. È un po’ come mettere alla prova la popolazione, stiamo avendo risultati eccezionali che ci danno tanta forza di continuare: noi lo facciamo con spirito volontario, per perseguire gli obiettivi della conservazione, dell’emozione e della valorizzazione del nostro territorio che più volte è stato bistrattato ma che può dare ancora tanto. Ne abbiamo la prova quando ci spostiamo nella parte Sud di Brindisi (dove l’industria ha preso il possesso) e riusciamo a trovare spazi di natura incontaminata come un relitto in mezzo al mare o i fenicotteri delle saline. Questo per noi è vita», conclude Giuseppe Magrì.

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