Alessandro Del Piero, il campione e i ricordi: la leggenda si racconta davanti a oltre 3mila persone. Una storia cominciata in Puglia

Alessandro Del Piero
Alessandro Del Piero
di ​Matteo BOTTAZZO
4 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Settembre 2023, 21:27

È stato, e per tantissimi lo è ancora oggi, il simbolo del calcio italiano. Il suo destro a giro sul secondo palo è un marchio di fabbrica e ogni volta che qualcuno su un rettangolo verde calcia in quel modo, tutti ricordano la bandiera bianconera che risponde al nome di Alessandro Del Piero. Ha indossato e portato ovunque, anche in Serie B vincendola, una maglia ricca di storia e di valori che l’ex numero 10 ha incarnato alla perfezione.

La serata in Puglia

Una serata speciale quella organizzata al Forum eventi di San Pancrazio Salentino da “Leggenda Bianconera”, un’associazione nella quale si ritrovano tutti i club juventini del territorio salentino e non solo. Oltre 3mila persone si sono ritrovate, non per vederlo giocare, ma per sentire parlare Del Piero per un’ora e mezza. Per la prima volta protagonista di un vero e proprio talk iniziato, inevitabilmente vista la data: proprio domenica ricorreva il 34esimo anniversario della prematura scomparsa di Gaetano Scirea, un altro grandissimo protagonista della Juventus e della Nazionale. Durante la serata sono state mostrate anche immagini dell’indimenticabile capitano della Juve trapattoniana, che hanno particolarmente colpito ed emozionato Del Piero. Commosso, anche, rivedendo alcuni scatti del suo passato.
La storia nel grande calcio del ragazzo di Conegliano Veneto parte peraltro proprio dalla Puglia, esattamente da Foggia negli anni di Zemanlandia, quando i satanelli rossoneri impressionavano la Serie A col loro gioco: su quel rettangolo verde il 12 settembre nel 1993, quasi trent’anni fa, l’esordio in serie A e l’inizio di una grande cavalcata, che lo ha portato a diventare il recordman di presenze (705) e reti (290) nella Juventus e a vincere tutto, e che gli ha permesso di realizzare il sogno più grande, quello di vincere il Mondiale con l’Italia nel 2006.

Il suo legame con la Puglia 

Ma la Puglia è un luogo a cui Del Piero è particolarmente legato anche per altri motivi, come ha ricordato domenica sera durante l’intervista condotta sul palco da Fabrizio Caianiello: il 18 gennaio del 2001 la bandiera bianconera al San Nicola di Bari gioca una delle partite più complesse della sua carriera, a pochi giorni dalla scomparsa di suo padre, autentico faro nella vita del campione. Erano settimane che non trovava la via del gol, ma all’improvviso un lampo di genio e il pallone finisce in porta, e quell’esultanza rimane unica, diversa dalle altre, non c’è spazio per la linguaccia che lo ha reso celebre, solo due indici al cielo per ricordare chi da lassù lo ha sempre seguito.
Una serata emozionante, per tutti, così come ha commentato l’organizzatore dell’evento che ha sottolineato l’importanza di questi incontri per evidenziare i valori umani di certi campioni: «È stato tutto favoloso, ha regalato ai tifosi presenti un’ora e mezza di emozioni - spiega Remo De Santis presidente, di Leggende Bianconere.

Ha raccontato i suoi 19 anni in Juventus, una serata veramente molto bella. Hanno partecipato 3087 persone accorse da tutta la Puglia e dalle regioni vicine. Stiamo già lavorando alla prossima serata, lo scorso anno abbiamo ospitato Claudio Marchisio, vediamo quale altra leggenda bianconera sarà protagonista il prossimo anno».

Cosa gli riserva il futuro


Del Piero nel corso della serata ha parlato del suo futuro, sta studiando per conseguire il titolo da allenatore, ma non è detto che nei prossimi anni lo vedremo seduto su qualche panchina. Così come non si è sbilanciato sulla possibilità di rivederlo in bianconero, magari in giacca e cravatta dietro la scrivania: «Io mi sento ancora della Juve, non c’è bisogno di avere un ruolo in società». Un commento che dimostra quanto ancora sia attaccato ai valori e alla storia di un club del quale Del Piero ha scritto pagine che rimangono indelebili nella memoria di tantissimi tifosi. E i tifosi, quando si parla di Juve nei bar o sui social, rievocano un vecchio commento di Maurizio Mosca, che da tormentone degli anni novanta è diventato un motto: «Ahh... come gioca Del Piero!».
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