Ladro seriale, la refurtiva riconsegnata alle chiese

Ladro seriale, la refurtiva riconsegnata alle chiese
di Salvatore MORELLI
3 Minuti di Lettura
Domenica 10 Maggio 2020, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 11:23
Quattro rapine a danno di due uffici postali e due bar, di cui una tentata, e due furti in chiesa avvenuti con la sottrazione dei messali dagli altari di Cristo Salvatore, al quartiere Sant'Elia e San Giustino De Jacobis, a Bozzano.
È questo il bilancio di una tarda mattinata, quella dello scorso 5 maggio, che era stata davvero particolare per il centauro e presunto autore: il 34enne brindisino Fernando Astro. In movimento con la sua moto in ogni angolo della città prima dell' arresto, avvenuto durante il quarto tentativo di rapina grazie all'intervento degli uomini della Squadra mobile mentre usciva dal bar Lilly Cafè in via Imperatore Augusto, al quartiere Commenda. Il giovane, incensurato, era disarmato.

Nel corso delle prime tre azioni, avvenute in ordine di tempo l'ufficio postale centrale di piazza della Vittoria, quello del quartiere Cappuccini e il bar Mary di via Sant'Angelo, il 34enne aveva solo usato solo minacce nei confronti del personale per mettere insieme un bottino di pochi euro. Ieri, il personale della Mobile, alla presenza della dirigente Rita Sverdigliozzi, ha consegnato ai relativi parroci i due libri liturgici, trovati dagli investigatori durante alcune perquisizioni a carico del 34enne.

In particolare, erano state le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza di cui è dotata la parrocchia Cristo Salvatore di via Gino Severini a fare chiarezza sul possibile ruolo avuto da un giovane vestito di nero, entrato in chiesa intorno alle 11 (durante l'assenza del parroco) per prelevare dall'altare un messale. Un furto davvero anomalo e di modestissima entità che aveva comunque suscitato grande stupore quando uno dei sacerdoti si era accorto della sparizione, informando del caso la polizia. Così com'era poi accaduto anche presso la chiesa San Giustino De Jacobis, a Bozzano, con la sottrazione di un altro libro liturgico, in uso ai sacerdoti per la celebrazione delle funzioni religiose. Il giovane, poi riconosciuto in quelle immagini, è stato denunciato per questi due furti. Tutt'altra è invece l'imputazione per le quattro azioni che avevano impaurito non poco il personale e le persone presenti in quel momento all'interno dei due uffici postali, come anche nei due bar.

Una volta condotto in Questura per gli accertamenti del caso, gli investigatori avevano cercato di raccogliere alcuni dettagli sulla figura del rapinatore, senza precedenti in passato. Il 34enne era stato infine condotto presso il carcere circondariale di via Appia con le accuse di rapina aggravata e oltraggio e violenza a pubblico ufficiale. Quella mattina, tutto era iniziato intorno le 11.30 con una prima rapina a danno dell'ufficio centrale delle Poste in piazza della Vittoria. Era stato il personale a rendere indicazioni importanti per cercare di arrivare al fuggitivo: un bandito dall'aspetto molto giovane che, facendo uso di un casco per non essere riconosciuto, era riuscito a farsi consegnare del denaro utilizzando solo delle minacce. Momenti ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dell'ufficio postale. La caccia all'uomo si spostava poi al quartiere Sant'Angelo: la terza rapina avveniva questa volta presso il bar Mary. Il bandito-centauro che scappava da una parte all'altra della città veniva infine catturato al quartiere Commenda, intorno alle 13 , presso il bar Lilly Cafè.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA