Brindisi, il sindaco: «Città candidata capitale della Cultura nel 2027. Omaggio a Mimmo Mennitti»

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di Francesco TRINCHERA
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Sabato 6 Aprile 2024, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 21:50

Nel giorno del ricordo di Domenico Mennitti, a dieci anni dalla sua scomparsa, Brindisi annuncia la sua candidatura a Capitale italiana delle cultura 2027, riprendendone una delle sue grandi battaglie come quella della candidatura a Capitale europea per il 2019. A farlo è stato il sindaco, Giuseppe Marchionna, nel corso dell’evento “Dieci anni senza Mimmo Mennitti” che si è tenuto ieri a palazzo Nervegna, nella sala Gino Strada. “Ho voluto aspettare questa giornata – ha detto Marchionna - perché mi sembrava il momento più giusto e più appropriato per dare questo annuncio che, di fatto, è la continuazione di un sogno di Mimmo Mennitti”.

Un incontro che ha visto la presenza di famigliari, amici, colleghi di militanza politica eanche avversari, nel corso del quale c’è stata la proiezione di un docufilm dedicato all’uomo politico ed al giornalista, ripercorrendo la sua carriera su entrambi i fronti. Nel video, inoltre, si è dato spazio al ricordo che ne hanno avuto esponenti del centrodestra che ora fanno parte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, come il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. I due oratori principali sono stati il suo successore, l’attuale sindaco Giuseppe Marchionna, ed il cognato con cui ha condiviso battaglie politiche, Gualtiero Gualtieri.

L'omaggio

«Ha indicato una strada – ha detto il primo cittadino prima dell’inizio del convegno e ribadendola nel corso dello stesso – che era quella del riscatto culturale di una città che non si era ancora scrollata di dosso l’etichetta di città del contrabbando». Non solo questo, comunque: per Marchionna, Mennitti ha anche indicato «una modalità di confronto politico: lui, che pure era nato e cresciuto nel Movimento sociale, ha aperto una fase di collaborazione istituzionale ma anche di confronto politico con chi non la pensava come lui, compreso me che venivo da altre sponde».

In definitiva, per l’attuale sindaco il suo predecessore si è contraddistinto per «una grande umanità che metteva nei rapporti e lo sforzo di comprensione reciproca molto spesso attenua i contrasti politici e questo nelle istituzioni fa molto bene perché accelera le procedure decisionali e realizzative».

Di più ampio respiro politico l’intervento di Gualtieri. «Ha dato tanto alla politica – ha poi sottolineato Gualtieri – ma dalla politica ha forse ricevuto meno di quello che probabilmente meritava».

Allo stesso modo, è stato a ricordato come Mennitti fosse stato anche una persona che, tra le prime, ha voluto dare un orizzonte di governo alla destra: posizione che ai tempi era minoritaria negli scorsi decenni ma che poi si è concretizzata con il tempo, anche grazie alla corrente fondata da lui (Proposta Italia) e con lui sono cresciuti varie generazioni di politici ed intellettuali. «Camminava sempre verso il buio e l’ignoto ma illuminava la strada di chi gli camminava dietro e questo è il più grande riconoscimento che la città ed il centrodestra devono a lui». In platea, come detto, compagni di viaggio delle diverse vite di Mennitti, con componenti dell’attuale giunta e di quella dell’epoca, consiglieri comunali, esponenti della società civile.

Alcuni di loro sono stati chiamati a lasciare un loro ricordo, che si è andato ad aggiungere all’intervento del parlamentare brindisino Mauro D’Attis (ex vicesindaco nel secondo mandato di Mennitti) in video: si va dall’ex parlamentare ed amico Michele Saccomanno ai due sfidanti nella corsa a sindaco, Vincenzo Guadalupi e Salvatore Brigante. L’incontro è stato organizzato dal giornalista Antonio Celeste assieme alla Fondazione Tonino Di Giulio, visto il particolare legame dell’ex sindaco con il medico a cui lui stesso ha intitolato il parco attorno al canale Patri, nel 2011. In tema di intitolazioni, è in dirittura d’arrivo anche quella che darà proprio il nome di Mennitti alla via del Mare: dopo il primo passaggio in consiglio comunale e quello successivo in giunta, erano necessari alcuni adempimenti da parte della Prefettura, che sono stati in parte rallentati dall’avvicendamento negli uffici di piazza Santa Teresa. Il tema sarà posto al nuovo prefetto, Luigi Carnevale, nella giornata di domani.

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