Brindisi, in arrivo un super master sulla gestione delle città-porto

Brindisi, in arrivo un super master sulla gestione delle città-porto
di Francesco TRINCHERA
4 Minuti di Lettura
Domenica 19 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:24

Un approccio “multidisciplinare” per arrivare ad un governo delle città-porto. Ieri mattina, presso la sala dell’ex comitato dell’Autorità portuale a Brindisi, è stato presentato il master di alto livello “Port City School. Per un buon governo e gestione delle città-porto”, che si terrà nella città-porto di Brindisi, all’interno dei locali dell’ente portuale, e per il quale è aperto il bando di adesione rivolto a giovani (e non) professionisti che vogliano ampliare le proprie competenze nell’ottica della gestione di un porto nel rapporto con la città. Il percorso formativo è stato sviluppato assieme ad alcune delle realtà universitarie italiane, dall’Università di Bari a Ca’Foscari di Venezia, e l’apporto della Fondazione Dioguardi, con il patrocinio di enti ed istituzioni locali ed a più ampio respiro. Il presidente dell’Autorità di sistema, Ugo Patroni Griffi, ha parlato del percorso che ha portato al master, passando prima per una fase di pianificazione e progettazione e successivamente di validazione.

Il progetto

«Oggi – ha poi aggiunto – il progetto è reale ed il bando è aperto». Secondo il numero uno dell’ente, questo master «non è rivolto a Brindisi o alla Puglia ma ha l’ambizione di essere internazionale e di offrire quel prodotto culturale che non c’era». Per Patroni Griffi «le città-porto sono diverse da tutte le altre che esistono al mondo», con problemi che tra loro «sono quasi sempre similari e diversi da quelli di città lontane dal porto stesso». Un’infrastruttura che secondo l’esponente di Adspmam porta con sé una serie di necessità di gestione per lo sviluppo: «Questa - ha commentato ancora - è molto complessa, non si può esaurire in un’unica competenza ed ha bisogno di metacompetenze». Nell’ottica del Pnrr, infine, per Patroni Griffi questo master vuole dare «occasioni per candidarsi con successo alle tante opportunità lavorative che il Piano creerà», in particolare con le opere portuali, retroportuali e l’interazione porto-città, oltre che per le Zes e le necessità imposte dalla transizione energetica. Giovanni Lagioia, esponente dell’ateneo barese e direttore del Master, tra le altre cose ha parlato dela volontà dell’Università di espandere la propria presenza a Brindisi, mettendo poi l’accento sulle modalità per l’accesso al corso: l’apertura del bando «si potrarrà sino al primo febbraio», mentre l’attività formativa sarà strutturata su tre moduli: «C’è il tema della pianificazione, che è quello del modulo numero tre, o quello della gestione, che è il modulo numero uno, mentre il numero due approfondisce temi storico-culturali, perché non si può gestire un territorio se non lo si conosce».

Il coinvolgimento del territorio

Sono stati coinvolti, inoltre, dei professionisti del territorio e le lezioni avranno componenti teoriche e pratiche. Ulteriori dettagli sono stati dati dalle due co-cordinatrici del master, Letizia Carrera e Silvia Sivo, mentre hanno portato il loro saluto al nuovo percorso universitario il consulente Adpsmam Gianluca Bozzetti ed i rappresentanti dei vari enti del territorio, così come quelli del governo arrivati tramite la viceministro alle Infrastrutture ed alla Mobilità Sostenibile, Teresa Bellanova, trattenuta da impegni istituzionali dopo che inizialmente aveva dato la sua disponibilità ad essere presente: quest’ultima ha poi voluto, in una nota, confermare la propria attenzione «verso una iniziativa che ha come focus la formazione d’eccellenza di quanti, amministratori pubblici o giovani laureati o professionisti e imprenditori, sono interessati e vogliono contribuire al governo complesso delle realtà urbane dove insistono le strutture portuali», considerato «passaggio fondamentale per una rinnovata leadership del nostro Paese nel sistema globale della logistica e della portualità». Nel suo videomessaggio l’assessore regionale Alessandro Delli Noci ha detto di vedere «la gestione portuale è la chiave di volta per reimmaginare la Puglia che può essere la piattaforma logistica del Mediterraneo e può considerare un ruolo strategico in cui far passare le merci ed attrarre investimenti».

Durante la presentazione, Patroni Griffi ha specificato che nell’ambito del Master, grazie anche alla collaborazione dello stesso Delli Noci, ci sarà un’iniziativa con lo Svimez sul quadrilatero della logistica e sul rilancio del corridoio paneuropeo 8, che attraversa Adriatico e Tirreno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA