“L’ingresso – spiega Vincenzo Starace, presidente ed amministratore delegato di Dema - di due soggetti di così elevato profilo, quali Bybrook e Morgan Stanley, segna il passaggio da un periodo di forte crisi finanziaria che, attraverso un articolato processo di turnaround del gruppo, consentirà una nuova fase di consolidamento e crescita. Abbiamo vissuto un periodo di estrema difficoltà ma con questa importante ricapitalizzazione saremo in grado di perseguire gli obiettivi prefissati per il rilancio dell’azienda”. A seguito del passaggio del controllo a Bybrook Capital, Dema riceverà da Morgan Stanley, e fondi controllati da Bybrook, un’iniezione di mezzi freschi del valore di oltre 50 milioni di euro. La nuova finanza assicurerà la liquidità necessaria a completare l’accordo di ristrutturazione del debito e ad accompagnare Dema verso un nuovo percorso di crescita fondato su solide basi finanziarie. “Un risultato raggiunto – si legge nella nota di Dema – dopo aver concluso accordi ai sensi dell’articolo 182-bis della legge fallimentare con oltre il 90% dei creditori, tra cui banche, e transazioni ex articolo 182-ter della legge fallimentare con l’Agenzia delle Entrate e l’Inps. Ciò consentirà, da un lato, di risolvere definitivamente tutti i problemi di carattere finanziario di Dema e, dall’altro, di dotare l’azienda di uno standing di carattere internazionale ai fini dell’espansione in nuovi mercati”. Un traguardo raggiunto dopo i tentativi di operazione straordinaria non andati a buon fine e l’attivazione di un tavolo istituzionale presso la task force per le crisi di impresa del Ministero dello sviluppo economico.
“Il successo della ristrutturazione – conclude Dema - avrà, inoltre, un significativo impatto sull’occupazione; tra dipendenti e indotto saranno salvaguardati oltre mille posti di lavoro, andando quindi nella direzione che la stessa Task force regionale per l’occupazione, diretta da Leo Caroli, ha indicato.
Si tratta di un complesso e capillare progetto di ristrutturazione e rilancio del gruppo Dema reso possibile grazie al contributo di professionisti legali e del mondo della consulenza: Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher Llp, E&Y, Fti Consulting, Studio Cdt, Studio Ruggiero, Studio Visciano, oltre all’imprimatur degli asseveratori Luciano Bifolco e Paolo Omodeo Salè”