Anticipo per gli operai ex Nubile: avranno il 60% degli arretrati

Anticipo per gli operai ex Nubile: avranno il 60% degli arretrati
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Lunedì 4 Gennaio 2016, 09:47
BRINDISI - Un anticipo del 60 per cento sui due mesi di stipendio non ancora percepiti. Ma solo ai 29 operai dell’impianto di biostabilizzazione e produzione di Cdr della cosiddetta “platea storica”, ovvero coloro che sono riusciti a maturare 18 mesi consecutivi con lo stesso contratto. Per gli altri 12 (otto a tempo determinato più i quattro il cui contratto è andato in scadenza la scorsa estate) ex dipendenti della Nubile, invece, all’orizzonte non c’è ancora nulla. Tant’è vero che questa mattina saranno - tutti insieme - a Bari, alle 9.30, per provare a chiarire il loro destino.

Non c’è pace, ormai da diversi mesi a questa parte, per il ciclo dei rifiuti in provincia di Brindisi. E così, ad oltre un mese dall’addio della Nubile per volontà della struttura commissariale dell’Oga, l’organo provinciale che si occupa dell’impiantistica per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, che ha rescisso il contratto a causa di «gravi inadempienze» nella gestione della discarica e del biostabilizzatore, gli ex dipendenti della società sono rimasti senza due mesi di stipendio e senza la tredicesima.

In due occasioni, il Comune ha convocato la Nubile di fronte ai sindacati per cercare di risolvere la questione con una cessione del credito o con una soluzione simile ma in entrambi i casi l’amministratore della società non si sarebbe presentato. A quel punto, l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire con una soluzione tampone, in modo da garantire un periodo festivo decente almeno ai 29 della platea storica.

E così, nei giorni scorsi il dirigente del settore Ambiente ha firmato la determina con la quale ha riconosciuto un contributo straordinario, vista l’emergenza sociale, pari al 60 per cento della somma della quale gli operai sono creditori. In queste ore, dunque, dovrebbe arrivare alla banca il mandato di pagamento. Il che vuol dire che a breve gli operai otterranno una parte di ciò a cui hanno diritto: lo stipendio per il lavoro svolto.

Una buona notizia che riguarda però, come detto, solo 29 operai sui 37 effettivamente impiegati (per non parlare del problema dei quattro contratti lasciati scadere diversi mesi fa). Ed è proprio per questo che stamattina alle 9.30 tutti gli ex lavoratori della Nubile saranno a Bari per provare a strappare un accordo che tuteli i diritti di tutti e non solo della platea storica.

In ballo non ci sono, però, solo i soldi per il lavoro svolto nei mesi passati. Ancora, infatti, non c’è stato l’atteso subentro dell’Amiu, la società partecipata dei Comuni di Bari e Foggia che secondo quanto previsto dall’ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano dovrebbe smaltire entro pochi giorni le poco meno di 3mila tonnellate di rifiuti ancora presenti nell’impianto di biostabilizzazione e poi dare il via ai lavori all’interno della struttura, per far ripartire lo stabilimento. Ripartenza che originariamente era stata fissata dallo stesso Emiliano per il 16 di gennaio ma che, invece, è ormai slittata a data da destinarsi.

Allo stato attuale, l’Amiu si è detta disponibile ad assumere solo gli operai della platea storica ma la trattariva va avanti. Così come va avanti quella sul destino della discarica. La nuova società, infatti, ha escluso la possibilità di poter gestire l’impianto, sotto sequestro da mesi e che richiede dunque solo spese, senza poter prevedere nessun tipo di incasso.
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