Spaccio di droga: 16 arresti nell'operazione "Restart"/Video

Spaccio di droga: 16 arresti nell'operazione "Restart"
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Martedì 29 Agosto 2023, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 11:35

Spaccio di droga: 16 arresti a Bisceglie e Trani. Sono stati oltre cento i carabinieri del Comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, coadiuvati da militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Bari e Foggia, con il supporto dei reparti specializzati dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno -  impegnati alle 4 di questa mattina nell'esecuzione di 16 arresti nell'ambito dell'operazione "Restart".

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La misura cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Trani e dal gip del Tribunale dei minorenni di Bari -su richiesta della Procura della Repubblica di Trani e della Procura della Repubblica dei minorenni di Bari- nei confronti di 16 indagati (5 in carcere; 10 agli arresti domiciliari; 1 -minore all’epoca dei fatti- collocato in comunità), ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di cessione, offerta in vendita, distribuzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti di cui si approvvigionavano in Bari.

Le misure cautelari - a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani - sono state emesse all’esito dell’indagine denominata “Restart”, condotta dai militari della Tenenza di Bisceglie, a partire dal gennaio 2023.

Le indagini

Le indagini hanno preso il via dopo l'arresto in flagranza di reato - avvenuto a Bisceglie a gennaio scorso - di due persone, madre e figlio, trovate in possesso di 250 gr.

di cocaina e 55gr. di hashish oltre al materiale per il confezionamento della droga e denaro provento di spaccio, nonché di numerosi ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale, illegalmente detenuti e custoditi presso la loro abitazione.

A seguito dell’arresto i militari della Tenenza Carabinieri di Bisceglie hanno avviato un'attività investigativa che ha consentito di individuare gli ulteriori soggetti coinvolti nell’attività illecita. 

Come avveniva lo spaccio

In sintesi, lo smercio delle sostanze stupefacenti - cocaina, marijuana e hashish- avveniva in modo dinamico nel centro cittadino di Bisceglie e di Trani, mediante l’utilizzo di utenze telefoniche dedicate a raccogliere le richieste degli assuntori - avanzate utilizzando un linguaggio criptico - che venivano poi incontrati nei luoghi concordati per la consegna.

Droga anche in carcere 

Gli indagati, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip sono ritenuti responsabili - a vario titolo - di cessione di sostanza stupefacente avvenuta tra il 2022 ed il maggio 2023, nonché dell’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Trani - in alcuni casi tentata e in una circostanza consumata e destinata ad alcuni detenuti ai quali sono stati consegnati anche telefonici cellulari illecitamente introdotti all’interno della casa circondariale consentendo così di mantenere i contatti con l’esterno e per la gestione degli affari illeciti.

I dissidi sullo spaccio e l'incendio dell'auto

Dalle indagini è anche emerso che uno degli indagati avrebbe commissionato l’incendio di un’autovettura - data alle fiamme nel dicembre 2022 - di proprietà di un soggetto con il quale erano sorti dei dissidi riconducibili all’attività di spaccio.

Nel corso delle attività investigative - oltre a madre e figlio arrestati in flagranza di reato - altri due soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e recuperati complessivamente gr. 270 di cocaina, 55 gr. di hashish e 13 gr. di marijuana.

Espletate le formalità di rito, 5 soggetti sono stati associati alla Casa Circondariale di competenza, mentre 10 soggetti sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Infine, 1 soggetto - minore all’epoca dei fatti - è stato collocato presso una comunità educativa.

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