Tasse e rifiuti: il Comune a caccia di evasori. Inviati 157mila avvisi di pagamento della Tari

Tasse e rifiuti: il Comune a caccia di evasori. Inviati 157mila avvisi di pagamento della Tari
di Samantha DELL’EDERA
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:15

Scoprire gli evasori delle tasse comunali anche incrociando i dati con il catasto. Il Comune ha promesso pugno di ferro contro chi non paga le tasse o presenta dichiarazioni diverse per avere bollette meno care. In questi giorni sono stati inviati gli avvisi di pagamento a 138mila e 140 famiglie e 19mila attività commerciali. Per un gettito totale previsto di 68 milioni di euro (solo per la Tari). Una tassa che ha subito un incremento quest’anno fino al 14 per cento per le famiglie numerose con reddito superiore ai 25mila euro.

Le utenze domestiche 


Più nel dettaglio, le variazioni in percentuale sulle imposte per le utenze domestiche oscillano tra una forbice che va dall’1% (pari a 1,20 euro) per i nuclei composti da una sola persona, al 14% (63,51 euro) per i nuclei composti da sei persone per una abitazione tipo di 100 metri quadri.
Più volte il sindaco Antonio Decaro ha spiegato che la “responsabilità” di questi incrementi va ricercata nell’impossibilità di utilizzare dei ristori dello Stato e nella decisione dell’Arera, l’agenzia nazionale che si occupa di stabilire le tariffe per i cittadini, di ridurre la Tari alle utenze commerciali e aumentarla ai nuclei numerosi.

La lotta all'evasione


Il Comune in questi ultimi mesi ha intensificato anche la lotta all’evasione, calcolata per il 2021 per circa 15 milioni di euro (per tutte le tasse non solo per la Tari). E parte di questa lotta la sta facendo incrociando i vari dati a disposizione delle utenze domestiche e non domestiche per individuare eventuali irregolarità. Risultavano infatti solo per la Tari 32.615 utenze domestiche e 7.063 utenze non domestiche prive di dati catastali o con dati catastali incompleti/errati, per un totale di 39.678 utenze da bonificare.
In definitiva, sono stati inseriti dati catastali per un totale di 29.012 utenze domestiche e non domestiche. «L’inserimento dei dati catastali – si legge nella determina dirigenziale - all’interno del software gestionale in uso ha inoltre comportato l’individuazione e la segnalazione dei casi potenzialmente oggetto di accertamento per denuncia infedele, in ragione della superficie effettivamente tassabile ai fini Tari.

Pare evidente come tale attività comporterà nel prossimo futuro, oltre a indubbi benefici in termini di riscossione, anche l’emissione di avvisi di accertamento di qualità nonché indubbi giovamenti per il settore contenzioso».

L’attività ha portato ad esempio alla crescita della platea dei contribuenti calcolata in un aumento di metri quadri pari a 300.000 metri quadri in più, soggetti a tassazione per le utenze domestiche (da 11.500.000 mq del 2021 a 11.800.000 mq nel 2022) e 330.000 metri quadri in più per le utenze non domestiche (da 4.400.000 mq del 2021 a 4.730.000 mq del 2022).

Le verifiche


Altre verifiche sono state effettuate nel settore “Pubblicità” con la riorganizzazione della banca dati onde consentire all’ufficio la corretta applicazione e quantificazione del canone unico patrimoniale, entrato in vigore il 01/01/2021, in sostituzione dell’imposta comunale sulla Pubblicità. Su 10.671 utenze sono state individuate 1.318 per le quali era stata accertata l’assenza di autorizzazione amministrativa. “A seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, queste utenze possono essere potenzialmente oggetto di accertamento per irrogazione di sanzioni per esposizione pubblicitaria abusiva e maggiorazione indennitaria del canone unico patrimoniale”, si legge ancora nella determina. Inoltre, preso atto di quanto rilevato dalla Ripartizione Urbanistica, previo approfondimento istruttorio, anche con l’ausilio delle immagini aggiornate presenti sulla piattaforma Google Street View, si è provveduto a cessare le utenze per le quali era stata verificata la rimozione dei manufatti pubblicitari.
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