Lotta ai furbetti, evasione Imu per 15 milioni di euro. E il Comune manda gli avvisi di accertamento

L’avviso di accertamento più alto è di circa 322mila euro. Il Comune di Bari è pronto a batter cassa inviando 1325 avvisi di accertamento per il mancato pagamento Imu. Per un totale di 15 milioni e 194mila euro. Sono due le voci che compongono questo “tesoretto” che nei prossimi giorni il Comune reclamerà.

L'ufficio Tributi

Secondo i calcoli della ripartizione Tributi a tutto il 26 marzo 2023 gli avvisi emessi dalla sola ripartizione sono stati in totale 1204, per un importo complessivo di 15.534.158,65, di cui sono risultati ritualmente notificati 1082 avvisi e successivamente ne sono stati annullati in autotutela 69 e rettificati 57, con conseguente rideterminazione dell’importo accertabile in entrata anche al netto dei ricorsi in pendenza di giudizio. A questa cifra si uniscono gli avvisi che sono stati affidati ad una rti (scelta con gara d’appalto) per la riscossione: 312 avvisi per un importo complessivo di 4.653.040 euro di cui sono risultati notificati 297 avvisi e successivamente ne sono stati annullati in autotutela 40 e rettificati 45, con conseguente rideterminazione dell’importo accertabile in entrata anche al netto dei ricorsi in pendenza di giudizio. Per un totale quindi di 15 milioni e 194mila euro.

La determina dirigenziale

Ieri con determina dirigenziale il Comune ha eseguito l’accertamento contabile in entrata sugli evasori. In elenco (protetto per privacy) ci sono avvisi di accertamento di valore diverso. Si parte da un minimo di poche centinaia di euro a 322mila euro (ai quali si devono aggiungere altri 50mila euro di sanzioni e interessi). 
Il Comune ha avviato da anni una vera e propria battaglia contro l’evasione fiscale. È stato istituito anche un nuovo servizio ispettivo sui tributi locali: una task force della polizia locale che avrà il compito di “stanare” gli evasori. Lo prevede il nuovo regolamento per le entrate tributarie che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nei mesi scorsi. «Abbiamo provveduto - aveva detto l’assessore al Bilancio, Alessandro D’Adamo – alla riorganizzazione del processo ispettivo utile al miglioramento dell’attività accertativa e quindi di lotta all’evasione, intervenendo sotto due distinti profili.

Da un lato, si prevede la possibilità di distaccare alcune unità lavorative in organico al comando di polizia locale, presso la ripartizione Tributi andando a costituire un vero e proprio Servizio ispettivo tributi locali, onde consentire una più immediata ed efficace azione di contrasto all’evasione, e dall’altro si istituisce un nucleo di agenti accertatori la cui attività potrà garantire un più efficace controllo del territorio ai fini tributari».

Le tariffe

Accertamenti che riguarderanno anche la Tari, che per il 2024 conserverà le stesse tariffe. Almeno questa è stata la richiesta del Comune all’Amiu nonostante l’avvio di nuovi servizi porta a porta che causeranno un immancabile incremento nelle spese dell’azienda di igiene urbana. L’Amiu prende dal Comune un corrispettivo annuo pari a circa 70 milioni di euro. «Abbiamo chiesto di fare il possibile – aveva detto l’assessore Pietro Petruzzelli – per evitare ulteriori incrementi e lasciare quindi invariata la Tari, almeno per quanto riguarda il corrispettivo. Poi per gli altri aspetti a livello regionale, quelli saranno valutati in seguito dall’amministrazione».
Intanto gli uffici della ripartizione Tributi stanno predisponendo gli avvisi di pagamento Tari per circa 160mila utenti. Ieri è stato definito il calendario delle scadenze. Il 20 ottobre è il termine ultimo della prima rata, ovvero della rata unica. Le altre rate saranno al 20/12/2023, 20/02/2024 e 20/04/2024. Per i pagamenti relativi al conguaglio della Tari del 2022 la data di scadenza è il 30 settembre.
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