Dj sequestrato, torturato e morto: arrestata una donna. Anche da latitante avrebbe chiesto la ricompensa

Dj sequestrato, torturato e morto: arrestata una donna. Anche da latitante avrebbe chiesto la ricompensa
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Giovedì 27 Luglio 2023, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 20:08

Anche dopo la morte del dj di Bari Francesco Vitale, a latitante avrebbe continuato a chiedere la ricompensa per aver sequestrato il 40enne conosciuto come "Ciccio Barbuto". Con l'accusa di concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione, i carabinieri hanno arrestato Ilaria Valentinetti. La donna, compagna di Sergio Placidi, già in carcere per lo stesso reato insieme con Daniele Fabrizio, di 38, è stata rintracciata nella serata del 23 luglio scorso dai carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e della compagnia Trastevere perché colpita da ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal gip su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia.

I fatti

Il dj barese era deceduto dopo essere caduto dal quinto piano di un palazzo a Roma il 22 febbraio scorso. Un appartamento in via Pescaglia, alla Magliana, dove era stato segretato e torturato dai tre arrestati che volevano recuperare il denaro per alcune consegne di stupefacenti.

Un debito da mezzo milione con un’organizzazione di trafficanti di cocaina. Vitale tentò di fuggire perdendo l’equilibrio e morì nel cortile interno del palazzo. Secondo gli inquirenti il giovane pr sarebbe stato costretto a salire su un'auto e condotto nell’appartamento al quinto piano. Poi le percosse e le torture. Sempre secondo gli inquirenti, il dj sarebbe morto precipitando dal quinto piano del palazzo nell’estremo tentativo di fuggire. Ma creditori e sequestratori avrebbero chiesto un riscatto alla famiglia di Vitale: l’ultimatum era fissato per le 8 di mattina di quel tragico 22 febbraio, giorno della morte del giovane. In particolare, nel corso delle indagini è emerso come Ilaria Valentinetti, nelle fasi esecutive della condotta criminosa, abbia partecipato direttamente al sequestro a scopo di estorsione, rendendosi, nei giorni successivi al sequestro, irreperibile, tentando la fuga e continuando a ricercare negli ambienti criminali il denaro promesso per il delitto eseguito.

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