L’endorsement sul palco di Emiliano; la presenza dei big del Pd, pugliese e nazionale; una sala gremita e tanti amministratori locali. Sono soltanto indizi ma sufficienti a far ipotizzare che il Partito democratico stia puntando su Marco Lacarra come candidato sindaco di Bari per il centrosinistra. Certo, il percorso è ancora lungo (anche se non troppo) e sino a dicembre molte cose potrebbero cambiare. Ma l’impressione per molti è stata di essere se non davanti a una “incoronazione”, quasi.
Lo sguardo alle Comunali
Le “Officine Progressiste” di Marco Lacarra hanno riunito con l’intenzione di parlare di temi, e non strettamente di politica, ma è chiaro che lo sguardo è andato alle Comunali.
In un’atmosfera di unità e di condivisione di intenti, a fare una sorta di endorsement nei confronti di Lacarra è lo stesso presidente Michele Emiliano, che arrivato ad evento iniziato, è salito sul palco e ha fatto un paragone che a queste latitudini è da considerarsi “impegnativo”: «Marco anzichè vivere tranquillamente la sua dimensione di deputato, continua a marcare il territorio con la forza di Giovanni Loseto, grande stopper del Bari che stava ovunque. Continua a lavorare, creare legami con il territorio, mettere insieme economia, turismo e welfare». Insomma, queste “Officine Progressiste” «danno il senso di una semina strutturata, attraverso il Partito democratico, ma anche oltre esso. Sono un esempio di perseveranza, di intelligenza, e mi auguro che questo patrimonio possa costituire la base della discussione programmatica».
Le primarie
Sul discorso primarie, da sempre punto fermo o quasi del partito democratico, Lacarra non si è tirato indietro: «Qualora non riuscissimo a trovare una candidatura condivisa non vedo altra strada che non sia quella delle primarie. Ovvio che la sintesi politica è ciò che auspichiamo tutti». Argomento sul quale Emiliano è stato più categorico: «La campagna per le primarie non è automatica però è la nostra regola, quella che abbiamo sempre adottato. È chiaro che non sono obbligatorie se si trova una soluzione per superarla, anche se penso sia molto più divertente e democratico fare le primarie».
La strada è, come detto, ancora lunga e riuscire a far convergere tutte le forze su un unico nome sarà il lavoro che verrà fatto nelle prossime settimane, a partire da lunedì prossimo, poiché l’obiettivo finale dovrà essere «dare continuità in questo percorso amministrativo - sottolinea Lacarra - e conservare il governo della nostra città, che in questi 20 anni è cambiata, cresciuta, si è trasformata, ed è al centro dell’attenzione non solo per il turismo, ma anche come importante luogo di aggregazione e di cultura». Tutti sono pienamente consapevoli che «il dopo Decaro non sarà semplice - conclude il deputato barese - sostituire sia lui che Emiliano non sarà facile, e soprattutto il percorso oggi sarà molto più difficile rispetto alle scorse elezioni quando la strada era già tracciata. Ma c’è una classe dirigente che saprà raccogliere la sfida e all’altezza della situazione». La Bari del futuro, su cui si dovrà lavorare, «dovrà essere una città intelligente, sostenibile, capitale morale ed economica, che traini la crescita del Pil e tiri fuori la Puglia dalla questione meridionale. Una sfida che sarà basata sull’attrattività in tutti i settori».
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