Strage, l'ombra del depistaggio: «Alterato l'orario di partenza del treno da Andria».
Il ministro Lorenzin a Bari fa visita ai feriti

Strage, l'ombra del depistaggio: «Alterato l'orario di partenza del treno da Andria». Il ministro Lorenzin a Bari fa visita ai feriti
di Vincenzo DAMIANI
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Domenica 17 Luglio 2016, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:24

Ad essere stato modificato a penna sul registro di viaggio è l’orario di partenza del treno ET1021, il convoglio che è partito da Andria martedì mattina andandosi poi a scontrare contro il mezzo che arrivava da Corato, l’ET1016. È l’indiscrezione che emerge dagli accertamenti della squadra mobile di Bari e della Procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul disastro ferroviario che ha provocato martedì scorso la morte di 23 persone e il ferimento di altri 52 passeggeri.
La presunta manomissione del registro non sposta di una virgola la ricostruzione fatta dagli inquirenti, ma gli investigatori adesso vogliono capire chi ha fatto quella correzione a mano e perché. Se si è trattato di un’aggiunta fatta prima dell’impatto o se qualcuno, mentre 23 persone morivano, cercava di coprire possibili errori. Anche di questo si parlerà durante gli interrogatori di garanzia: i due capistazione sono pronti a chiarire tutto e a spiegare, attraverso la loro verità, cosa è accaduto martedì mattina tra le 10.50 e le 11.20 tra le stazioni di Corato e Andria.

Ma, con ogni probabilità non lo faranno oggi, gli interrogatori infatti potrebbero essere rinviati. La Procura di Trani li ha convocati per stamattina, ma per motivi diversi potrebbe esserci uno slittamento: il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, si presenterà davanti al pool composto da 5 magistrati, tuttavia, come ha spiegato ieri il suo difensore, l’avvocato Leonardo De Cesare, non «è in condizioni di salute tali da poter essere interrogato». Salterà sicuramente l’ascolto del capostazione di Corato, Alessio Porcelli, perché il suo difensore, il penalista Massimo Roberto Chiusolo, è impegnato in un altro processo a Bari. Entrambi gli avvocati, però, sostengono che i loro assistiti intendono assolutamente chiarire la loro posizione e collaborare per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Tanti i nodi da sciogliere, diverse le spiegazioni da fornire, a cominciare da quell’orario corretto a penna su uno dei registri sequestrati. La presunta alterazione, riscontrata dai poliziotti coordinati dal dirigente Luigi Rinella, riguarda i registri di viaggio della stazione di Andria e, in particolare, l'annotazione, modificata a penna in modo «evidente», dell’orario di partenza del treno ET1021, che si è poi scontrato con quello proveniente da Corato ET1016.
Nel cronologico degli orari, l’ora di partenza del treno di Andria (registrata alle 11.05 circa) è collocata temporalmente in maniera anomala perché non rispetta l’ordine cronologico crescente che parte dal mattino e va avanti nel corso della giornata. La partenza annotata, sostiene chi ha visionato i registri, non si trova dopo quelle delle 11 e prima di quelle delle 11.30, ma è stata modificata a penna e posizionata molto prima. Per questo è ritenuta sospetta perché potrebbe essere stata modificata in qualsiasi momento, anche dopo che si è diffusa la notizia del disastro. Fonti inquirenti confermano che l’anomalia riscontrata riguarda solo i registri cartacei. La squadra mobile sta cercando di individuare chi avesse accesso a quel registro, dove fosse conservato, in modo da poter risalire a colui che di proprio pugno ha annotato l’orario a penna.

La domanda verrà ovviamente posta anche al capostazione Vito Piccarreta se l’interrogatorio si dovesse svolgere. Anche Porcelli è pronto a fornire la sua versione: chi gli ha parlato riferisce che dirà ai magistrati di aver chiamato alle 10.50 Piccarreta e di averlo avvisato che era in partenza l’ET1642, il primo dei due treni provenienti da Corato. Il convoglio - secondo Porcelli – sarebbe partito alle 10.51 e arrivato ad Andria alle 10.59, con 22-23 minuti di ritardo. Alle 10.59 il capostazione di Andria avrebbe chiamato il collega di Corato per avvisarlo di aver visto arrivare l’ET1642 e gli avrebbe chiesto di far partire l'ET1016, che si muove. Dopo sette minuti si verifica lo scontro con il secondo treno proveniente da Corato.

Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha fatto visita questa mattina ai feriti ricoverati al Policlinico di Bari, sopravvissuti all'incidente ferroviario in cui sono morte 23 persone in Puglia. Tra loro c'è anche il capotreno Nicola Lorizzo. Agli stessi feriti, nei giorni scorsi, aveva ha fatto visita il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il ministro Lorenzin è a Bari per partecipare a un convegno. «Li ho trovati tonici» ha commentato il ministro riferendosi alle condizioni dei feriti, aggiungendo che tutti i pazienti hanno ringraziato, come ha fatto lei stessa, il personale del Policlinico.

 

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