Cotechino e lenticchie, perché li mangiamo a Capodanno? I romani ne regalavano un sacchetto per augurare ricchezza

Il podio dei cibi più gettonati dagli italiani per il cenone vede spumante al primo posto (84%), lenticchie al secondo (82%) e cotechino/zampone al terzo (69%)

Cotechino e lenticchie, perché li mangiamo a Capodanno? I romani ne regalavano un sacchetto per augurare ricchezza
Cotechino e lenticchie, perché li mangiamo a Capodanno? I romani ne regalavano un sacchetto per augurare ricchezza
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Sabato 31 Dicembre 2022, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 10:39

Tutto prono per il cenone di Capodanno. Sulle tavole degli italiani, da Nord a Sud, non mancheranno cotechino e lenticchie: due pietanze considerate di "buon auspicio" per il nuovo anno. Le lenticchie, in particolare, sono associate fin dall'antichità all'idea della "ricchezza". Gli antichi romani, proprio nei primi giorni dell'anno, erano soliti donare ai propri cari un sacchetto contenente delle lenticchie: l'auspicio era che quei legumi si trasformassero in monete.

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Perché a Capodanno mangiamo cotechino e lenticchie?

Per quanto riguarda il cotechino, invece, le prime testimonianze risalgono al Medioevo. Ma sul perché questa pietanza, in accoppiata con le lenticchie, venga servita proprio a Capodanno non esiste una spiegazione chiara. Fatto sta che la tradizione è ben radicata: secondo gli ultimi dati Coldiretti, il podio dei cibi più gettonati dagli italiani per il cenone vede spumante al primo posto (84%), lenticchie al secondo (82%) e cotechino/zampone al terzo (69%). Della serie: non è vero ma ci credo.

Coldiretti: lenticchie portafortuna in 8 tavole su 10

Forse anche per battere la paura dell'inflazione e degli effetti della guerra nel menuù del cenone degli italiani in otto casi su dieci (82%) sono previste quest'anno le lenticchie chiamate a portar fortuna mentre il tradizionale chicco d'uva è servito nel 61% dei casi. È quanto emerge dall'analisi Coldiretti/Ixè sul Capodanno degli italiani che mettono sul podio dei cibi più gettonati al primo posto lo spumante con l'84% e al terzo il cotechino o lo zampone (69%).

La produzione di lenticchia in Italia - sottolinea Coldiretti - è di circa 4,3 milioni di chili e particolarmente ricercate sono quelle di Castelluccio di Norcia Igp, la cui produzione era stata duramente colpita dal terremoto, ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S.

Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle Agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o ancora umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito. In Umbria - ricorda Coldiretti - nel 2022 si è avuta una produzione di lenticchia pari a 14.300 quintali per circa 2.300 ettari di superficie.

L'accoppiata vincente - continua Coldiretti - è con ben 6 milioni di chili di cotechino e zampone consumati proprio a fine anno con gran parte della produzione nazionale che è certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, ma si rileva anche una apprezzabile domanda di cotechini e zamponi artigianali, anche acquistati direttamente, proprio insieme alle lenticchie, dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

Non solo lenticchie, tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono - prosegue Coldiretti - anche i chicchi di uva. Ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell'anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E sorprendentemente portano fortuna anche gli spaghetti - conclude Coldiretti - a patto però di cucinarli interi, senza spezzarli.

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