Tromba d'aria sulla spiaggia, distrutti ombrelloni, sdraio e lettini

Gli ombrelloni del lido distrutti
Una tromba d'aria si è abbattuta all'improvviso, venerdì pomeriggio, sul litorale di Chiatona, nel territorio di Palagiano, in provincia di Taranto,...

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Una tromba d'aria si è abbattuta all'improvviso, venerdì pomeriggio, sul litorale di Chiatona, nel territorio di Palagiano, in provincia di Taranto, seminando paura e danni. Il vortice ha colpito in particolare lo stabilimento L'Oasi, spazzando via ombrelloni e lettini, con le strutture che sono state trascinate anche in mare. Anche una bagnante è rimasta ferita, fortunatamente in maniera non grave, dopo essere stata colpita alla testa dal sostegno di un ombrellone trascinato dal forte raffica.

La tromba d'aria

La tromba d'aria è piombata sul litorale poco dopo le 14 e per una quarantina di secondi ha seminato il terrore sulla spiaggia. Il vortice ha piegato numerosi ombrelloni e ha spazzato via le sdraio e i lettini mentre i bagnanti hanno cercato riparo alla meglio. Dopo la tromba d'aria ai gestori non è rimasto altro che fare la conta dei danni, piuttosto ingenti. In loro soccorso anche la solidarietà dei colleghi che hanno fornito attrezzature per consentire all'attività di non chiudere.

Il gestore

“Giusto il tempo di creare il caos e tanto panico. Poco più di 40 secondi per ritrovare lettini, quelli non distrutti dalla furia del vento, ombrelloni e oggetti personali dei bagnanti mescolati tra la sabbia come fossero carte da gioco”. E’ il racconto della famiglia Addabbo, che gestisce “L’Oasi” a Marina di Chiatona, il lido più colpito dalla tromba d’aria di venerdì mattina.
 Ai proprietari del lido “L’Oasi” a gestione familiare è toccato armarsi di buona volontà, tanta e cercare di ridare al lido una sembianza di normalità. “Ma non è stato semplice, né facile”, ha detto Donato Addabbo. Dei 140 ombrelloni a pagoda di cui è dotato lo stabilimento, sistemati in dieci file, dopo la visita non gradita della tromba d’aria, circa una cinquantina sono risultati praticamente inutilizzabili. Bisognerà riacquistarli e il prezzo si aggira sui 300 euro l'uno.


“Per fortuna – dice il gestore - avevamo attrezzature non posizionate in spiaggia per rispettare le norme anti covid sul distanziamento e già dal pomeriggio di venerdì sono servite a rimpiazzare quelle distrutte o portate al largo. Qualche collega ci ha poi gentilmente fornito delle baionette, quegli innesti da utilizzare per agganciare l’ombrellone al resto della struttura ovvero ai paletti di plastica”. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia