G7, dal prefetto Carnevale una garanzia in più sulla sicurezza: è stato l'"angelo custode del Papa"

G7, dal prefetto Carnevale una garanzia in più sulla sicurezza: è stato l'"angelo custode del Papa"
La prima volta di un Pontefice al G7, come sarà quella di Papa Francesco a Borgo Egnazia tra poche settimane, è un’ulteriore sfida nel sistema sicurezza su cui...

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La prima volta di un Pontefice al G7, come sarà quella di Papa Francesco a Borgo Egnazia tra poche settimane, è un’ulteriore sfida nel sistema sicurezza su cui da mesi c’è un confronto aperto tra il governo e le autorità locali per l’accoglienza e il soggiorno dei vertici mondiali tra le province di Bari e Brindisi. Tra chi sarà chiamato a garantire quelle che dovranno essere le misure di massima sicurezza per il Pontefice Luigi Carnevale, neo prefetto di Brindisi, che per quattro anni fino al 2022 è stato dirigente dell’ispettorato di pubblica sicurezza del Vaticano coordinando la sicurezza di Papa Francesco. Qualcuno lo aveva definito anche l’ “angelo custode” di Papa Francesco, in ragione del rapporto di assoluta fiducia che legava il Pontefice a Carnevale. Da qui la presenza del neo prefetto rappresenta un punto fermo nella preparazione dell’arrivo in provincia di Brindisi del Santo Padre.

L'organizzazione

Nel recente passato, Carnevale ha coordinato anche l’accoglienza di diversi Capi di Stato a Roma per i funerali del Papa Emerito Benedetto XVI, in quanto responsabile della sicurezza e della vigilanza della Santa Sede per quanto compete alle autorità italiane. Organizzazione impeccabile di quell’evento riconosciuta a livello mondiale che ora punta a trasferire nella metodologia tra l’Alto Salento e la Valle D’Itria già dalle prossime settimane. Macchina per garantire la sicurezza - che spetta al Paese che ospita il Papa, dunque l'Italia - che sarà predisposta in stretta collaborazione con la gendarmeria Vaticana. La presenza del Pontefice si inserisce in un’organizzazione più ampia su cui si lavora da mesi e che dovrà considerare un territorio ampio da monitorare. Perché se la sede principale sarà il resort tra le campagne di Fasano, le delegazioni dei Paesi partecipanti al G7 e delle altre nazioni invitate all’evento, soggiorneranno tra le lussuose strutture che abbracciano la Puglia centrale, coinvolgendo il capoluogo di regione, ma anche altre realtà come Monopoli e Ostuni, confinanti con Fasano. E poi c’è tutto piano che riguarda gli arrivi, e quindi le misure previste per gli aeroporti di Bari, Brindisi, Grottaglie e nelle strutture per l’atterraggio degli elicotteri all’interno di Borgo Egnazia. Non di meno importanza anche la possibile presenza di una portaerei e quindi l’interesse sui porti. La presenza delle massime autorità di Italia, Stati Uniti, Canada, Francia, Regno Unito, Germania e Giappone impone un profilo di controllo come mai in questo territorio si era predisposto e che prevede anche il rafforzamento massiccio del personale di polizia, con rinforzi su ogni fronte, anche con la presenza di agenti speciali internazionali e dei servizi segreti mondiali. E poi c’è il nodo legato agli spostamenti delle cariche pubbliche che parteciperanno al G7. E la cena in programma nel Castello Svevo di Brindisi il 13 giugno, che vedrà la partecipazione delle massime autorità tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarà un ulteriore tassello nel piano della sicurezza. Ai vertici di questo piano anche due profili con un lungo ed importante bagaglio di esperienza tanto sull’antiterrorismo quanto anche nell’organizzazione di grandi eventi: il questore di Brindisi Giampietro Lionetti ed il suo vicario Emanuele Ferraro.

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Quotidiano Di Puglia