Il Papa al G7, la Chiesa di Puglia in festa. Cosa hanno detto i vescovi

L’arcivescovo Satriano: «Sua Santità nel solco profetico di don Tonino Bello»

Papa Francesco
Un pontefice torna in Puglia e sarà un evento più storico che mai. Per la prima volta un papa sarà presente ad un incontro dei grandi della Terra e lo...

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Un pontefice torna in Puglia e sarà un evento più storico che mai. Per la prima volta un papa sarà presente ad un incontro dei grandi della Terra e lo farà al G7 in programma a Fasano a giugno. Il tacco d’Italia diventerà il pulpito dal quale Bergoglio parlerà ai cuori e alle coscienze di chi decide le sorti dei popoli.

Satriano, arcivescovo di Bari

Per l’arcivescovo di Bari e presidente della Conferenza episcopale pugliese, Giuseppe Satriano, «papa Francesco torna in Puglia ancora una volta come ambasciatore di pace. La sua presenza è un segno forte, teso a richiamare i grandi della Terra a quei valori fortemente significati dal suo ministero pastorale: la cura della casa comune e la fraternità tra i popoli. Per questa terra, da sempre luogo di incontro tra i popoli e profumata del sogno profetico di don Tonino Bello, è una grande opportunità per ribadire la visione di una umanità nuova. Oggi più che mai siamo chiamati a vivere quella sapienza del cuore con cui abitare tempi delicati e complessi». Francesco interverrà alla sessione sull’intelligenza artificiale, tema al quale aveva dedicato il messaggio per la giornata mondiale della pace dello scorso primo gennaio. Un binomio non casuale, quello tra IA e conflitti. Per il numero uno dei vescovi di Puglia, «il fatto che il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, abbia voluto Papa Francesco» ai lavori del G7 nella sessione dedicata all'intelligenza artificiale «è il segno che ha apprezzato quanto il Pontefice ha detto» perché «sta insistendo molto sul valore della intelligenza artificiale ma anche sui pericoli che l'intelligenza artificiale può costituire per il genere umano se non si pone un argine etico». Satriano rimarca anche l’impatto simbolico di questa scelta: «Il Papa, con il suo stile fresco e immediato, è una continua sorpresa. Parlando ai potenti della Terra, ha la possibilità di restituire al tema dell’intelligenza artificiale il valore aggiunto della responsabilità. Quello dell’IA è sicuramente un tema caro al pontefice e di estrema attualità, al pari del tema della guerra e delle armi. Ancora una volta tutto è connesso e il papa può offrire uno squarcio di riflessione significativa sulla realtà e sulle potenzialità di questa innovazione tecnologica. C’è una sfida di umanità che è sottesa a quella tecnologica: rimanere pienamente umani e orientare verso il bene il cambiamento culturale in atto». Sotto la lente di Borgo Egnazia ci saranno i nervi scoperti del mondo. «La società complessa e interconnessa che abitiamo presenta il conto a quel delirio di onnipotenza che ha visto l’uomo costruire e realizzare il futuro, pensandosi soggetto totalmente autonomo e autoreferenziale», evidenzia Satriano. La presenza di Bergoglio è un monito chiaro. «Mi auguro che l’ascolto sia reale e muova i cuori a decisioni più audaci e coraggiose in ogni campo, a partire dalle guerre in atto, su cui i G7 si confronteranno, e in riferimento al tema dell’accoglienza. Lottare contro i trafficanti di uomini, donne e bambini, non deve pregiudicare la salvezza in mare di quanti partono alla ricerca di orizzonti di speranza. L’uomo e la sua dignità possano trovare uno spazio centrale e significativo nel confronto e nelle scelte politiche che ne scaturiranno. È in gioco la nostra capacità di vivere insieme come specie umana. Il futuro non può attendere».

Favale, vescovo di Conversano-Monopoli

Parla di «gioia immensa» monsignor Giuseppe Favale, e vescovo di Conversano-Monopoli, diocesi che si estende proprio fino a Fasano. «Che questo incontro si svolga nel territorio della mia diocesi è una grande emozione per questo territorio, ma la portata storica dell’evento va ovviamente va ben oltre. Davvero è un fatto straordinario che il Papa voglia far sentire la sua voce autorevole in un momento così particolare per le sorti del mondo. Francesco dimostra così anche la sua fiducia nei confronti di chi guida le sorti ed ha la responsabilità dei popoli. La sua presenza la vedo come un appello, un invito a vivere con responsabilità il servizio e l’esercizio del potere per la crescita di tutti, perché nessun popolo rimanga indietro. Francesco guarda a tutti i popoli che sono nella sofferenza per ciò che sta avvenendo nel mondo a causa di guerre, povertà e tensioni internazionali», conclude Favale. Proprio nel suo messaggio per la giornata mondiale per la pace, Bergoglio parlando di Intelligenza artificiale aveva espresso apprensione parlando di entusiasmanti opportunità ma anche di gravi rischi, con serie implicazioni per il perseguimento della giustizia e dell’armonia tra i popoli.

I precedenti

Intanto, papa Bergoglio, il quinto pontefice della storia ad aver messo piede nel tacco d’Italia, torna in Puglia. Nel 2018 era stato prima (a marzo) a San Giovanni Rotondo sulla tomba di Padre Pio e poi il 20 aprile successivo ad Alessano e Molfetta per il 25esimo anniversario della scomparsa di don Tonino Bello. Poi le visite a Bari nel luglio 2018 e nel febbraio 2020. Anche il suo precedessore Benedetto XVI ha visitato più volte la Puglia: fu a Bari il 29 maggio 2005 in occasione del 24esimo Congresso eucaristico. E poi altre tappe in Salento: il 14 e il 15 giugno 2008 incontrò i fedeli prima a Santa Maria Leuca e poi a Brindisi. Fu il primo papa nel Sud Salento a 14 secoli di distanza dalla prima visita di Giulio I. Ratzinger nel 2009 visitò anche San Giovanni Rotondo, per rendere omaggio a Padre Pio.

Giovanni Paolo II, invece, è stato in Puglia cinque volte. La prima visita pastorale di Wojtyla fu a Otranto il 5 ottobre del 1980 nel ricordo degli 800 martiri di 5 secoli fa. Poi il 26 febbraio del 1984 la visita nella diocesi di Bari e Bitonto. Dal 23 al 25 maggio del 1987 nuovo viaggio con tappa a Foggia e a San Giovanni Rotondo. A Taranto il 28 e 29 ottobre incontrò i lavoratori dell'industria. Infine il 17 e 18 settembre 1994 a Lecce. Poi, andando indietro nel tempo, la visita di Paolo VI nella notte fra il 24 e il 25 dicembre 1968 quando si recò a Taranto per trascorrere la notte della vigilia di Natale con gli operai delle acciaierie. E ora a giugno prossimo un papa tornerà in Puglia, ma sarà un evento inedito a livello mondiale: la storia supererà la storia con Francesco che prenderà parte all’incontro dei grandi della Terra.

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Quotidiano Di Puglia