Lo storico divario fra Nord e Sud della Penisola, il primato delle piccole province autonome sulle altre, il vigore delle grandi città italiane - sempre in crescita - e poi...
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Economia in leggera ripresa, ma il territorio è tra i peggiori
Un Manifesto per il futuro del Mezzogiorno: Comuni e Università insieme per lo sviluppo del Sud
La prima è il balzo in avanti, ben dieci posizioni, di Bari città metropolitana e capoluogo di regione, che allunga passando dal 77° al 67° posto in classifica, conquistando il podio fra le “sorelle” pugliesi. La città governata dal presidente Anci, Antonio Decaro - al suo secondo mandato - migliora di venti posizioni le sue performance in “Ambiente e servizi”, passando dal 66° al 46° posto; scala sette gradini, fino 52° posto in tema di “Cultura e tempo libero e migliora anche in fatto di giustizia e sicurezza. Tallone d'Achille, l'indicatore “Affari e lavoro” che qui, come - del resto - in quasi tutte le altre città pugliesi, precipita passando dal 76° posto del 2018 alla posizione numero 85.
Anche Brindisi supera, in qualità della vita, molte città italiane del Mezzogiorno, passando dalla posizione numero 98 dell'anno scorso all'87° posto di quest'anno. Quattro punti in più in tema di “Cultura e tempo libero” (postazione numero 80 nella specifica graduatoria), 17 posizioni guadagnate in fatto di “Affari e lavoro” (81° posto), 11 in più sul fronte “Giustizia e sicurezza” e 11 perdute, invece, in tema di “Ambiente e servizi”.
Taranto, nonostante la crisi dell'ex Ilva, che ingabbia la città nella dicotomia lacerante fra salute e lavoro, e nonostante nessuno, fino a oggi, abbia trovato risposte soddisfacenti e soluzioni efficaci ai bisogni dei tarantini, conquista tredici posizioni nella classifica generale, passando dal 105° posto dell'anno scorso al 92°. Poco meno di 30 punti - un record - li guadagna in tema di “Giustizia e sicurezza”, altri 22 su “Ricchezza e consumi”, 8 in “Cultura e tempo libero”, 13 in tema di “Affari e lavoro”, perdendo una posizione soltanto sul fronte “Ambiente e servizi”, passando dal 99° posto al 100°.
Anche la provincia di Barletta Andria Trani ottiene 23 punti in più rispetto allo scorso anno (dal 99° a 76° posto), migliorando le sue performance in tema di “Cultura e tempo libero” e di “Giustizia e sicurezza”, mentre peggiorano gli indicatori sulla ricchezza diffusa e sul lavoro.
Lecce passa dal 92° posto all'82°, crescendo risalendo la classifica di dieci posizioni grazie a un miglioramento in fatto di “Affari e lavoro” - che la vede passare dalla postazione 105 alla 73 - e in tema di “Giustizia e sicurezza”, con un balzo di 8 posizioni, mentre peggiora sul fronte “Ambiente e servizi” (dal 67° al 68° posto), in “Cultura e Tempo libero”, perdendo un'altra posizione e in “Ricchezza e consumi”, indicatore sul quale perde nettamente nove punti, passando dalla 93° posizione al gradino 102 della classifica di settore.
Infine Foggia, la peggiore di Puglia, inchiodata al fondo classifica nella postazione numero 105. Stazionaria in tema di “Giustizia e Sicurezza”, lievemente migliorata sul fronte “Affari e Lavoro” (da 102 a 97° posto) e precipitata in tema di “Cultura e tempo libero”, passando dalla postazione numero 74 alla 99. I pugliesi, tutti, hanno di che riflettere. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia