Sesso e video porno con una ragazzina: l'orrore scoperto dalla madre controllando il cellulare della figlia

Vasta operazione della Polizia postale
C'è anche un tarantino tra i sei denunciati dalla Polizia postale di Brescia e Milano per detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con una minorenne. In...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

C'è anche un tarantino tra i sei denunciati dalla Polizia postale di Brescia e Milano per detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con una minorenne. In due indagini, la Polizia Postale di Brescia e Milano, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, ha acquisito materiale confluito in una operazione che è stata denominata Cometa.

 

L'allarme

 

Tutto è partito dalla denuncia presentata dalla madre di una quattordicenne residente in un paese della provincia di Bergamo. La ragazzina da un po' di tempo si era chiusa in sé stessa e aveva mostrato un netto cambiamento nei propri comportamenti. Interpretando tali anomalie come un campanello d'allarme, la madre ha controllato il contenuto dello smartphone della ragazzina, scoprendo che erano presenti foto e video sessualmente espliciti, oltre a chat su diversi social network dal contenuto inequivocabile. Grazie agli accertamenti svolti dagli specialisti della Polizia Postale lombarda con l'ausilio dei colleghi del Compartimento di Bari e il coordinamento del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, è stato accertato che l'adolescente era finita nelle maglie di sei persone di età compresa fra i 18 e i 26 anni (4 operai, 1 muratore e 1 studente), residenti nelle province di Brescia, Bergamo, Milano e appunto Taranto, che l'avevano adescata sulle chat dei social network a cui la stessa era iscritta. Le successive perquisizioni informatiche e domiciliari eseguite a carico degli indagati hanno consentito di rinvenire nei loro dispositivi non solo le chat incriminate, ma anche foto e video a contenuto pedopornografico. I 6 soggetti, denunciati in stato di libertà, dovranno ora rispondere dei gravi reati loro ascritti, che vanno dalla detenzione di materiale pedopornografico agli atti sessuali con minorenne.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia