«Una trattativa così complessa e controversa come quella sul futuro di Ilva non può proseguire nei tavoli ristretti guidati da rappresentanti del governo...
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Proprio questa mattina sono riprese le trattative presso il Ministero per lo Sviluppo economico. Da una parte Am Investco, dall'altra i sindacati. In mezzo, i livelli salariali e occupazionali. Un tavolo convocato anche per domani.
«L'esito del voto - afferma Emiliano - ha cambiato l'assetto istituzionale e il governo uscente non ha ottenuto dagli italiani alcun tipo di fiducia. E in particolare non l'ha ottenuta a Taranto. Il principale partito del Parlamento italiano ha conseguito la maggioranza dei consensi nella provincia di Taranto su una piattaforma programmatica che non esclude la chiusura della fabbrica con il varo di un complessivo piano di bonifiche e reindustrializzazione».
La trattativa su Ilva «va avanti come è giusto e doveroso. Ilva è in amministrazione straordinaria, costa 30 milioni mese ai contribuenti, ci sono posti di lavoro e investimenti ambientali da tutelare. Appellarsi a Lega e M5S per bloccare l'attività del Governo è surreale persino per tuoi standard». Così il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, replica su Twitter al governatore della Puglia, Michele Emiliano, secondo il quale «una trattativa così complessa e controversa come quella sul futuro di Ilva non può proseguire nei tavoli ristretti guidati da rappresentanti del governo uscente». Emiliano chiede anche che «la Regione Puglia partecipi al tavolo Ilva, esattamente come avviene per tutte le altre vertenze occupazionali. Ancora oggi, infatti, ci sono atti fondamentali inaccessibili: la Regione ha dovuto far ricorso alla magistratura per avere accesso al contratto di aggiudicazione e piano industriale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia