Altri casi Covid nel reparto di Ematologia: 19 positivi. Focolaio anche in Oncologia: tre infermieri contagiati

Altri casi Covid nel reparto di Ematologia: 19 positivi. Focolaio anche in Oncologia: tre infermieri contagiati
Preoccupa la situazione dei contagi nell'ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto. Oltre al focolaio della ematologia, dove ai 9 pazienti positivi al test si sono aggiunti una...

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Preoccupa la situazione dei contagi nell'ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto. Oltre al focolaio della ematologia, dove ai 9 pazienti positivi al test si sono aggiunti una decina di sanitari, il virus ha fatto ingresso anche nella oncologia medica, altro reparto delicatissimo per la presenza di pazienti con elevata vulnerabilità alle infezioni. Anche lì tre infermieri hanno contratto il coronavirus mentre altro personale è in attesa dell'esito del tampone.


Altri casi di contagio tra il personale, numericamente irrilevante per ora, si segnalano anche nella radiologia e nelle malattie infettive. In tutto l'ospedale i sanitari risultati positivi al tampone sono una trentina, alcuni già rientrati dopo il periodo di quarantena, altri ancora nella fase acuta, nessuno con sintomi tali da richiedere il ricoverato. I disagi si fanno sentire soprattutto nella ematologia dove l'organico è stato decimato per l'isolamento mettendo a rischio i livelli di assistenza sia nei confronti dei pazienti ricoverati che dei malati seguiti ambulatorialmente.


A risentirne sono soprattutto i pendolari oncologici di Martina Franca che dopo il disagio dovuto alla riconversione del loro ospedale, devono ora sopportare i ritardi nelle prestazioni del Moscati, rallentati proprio dalla ristrettezza del personale medico e sanitario in genere. Per ora quello in servizio sta riuscendo a garantire il necessario.


Ieri il personale tecnico ha sanificato tutti gli ambienti del padiglione che ospita i due «reparti cristallo» come vengono definiti per la presenza di malati immunodepressi bisognevoli di maggiore tutela e protezione. Fatta eccezione per la Rianimazione, unico ambiente rimasto ancora immune, il virus pare abbia toccato tutti gli ambienti del presidio che - separatamente - ospita nello stesso recinto reparti Covid e no-Covid. Per questo motivo durante la prima fase della pandemia la direzione generale della Asl, con l'accordo dei rispettivi direttori medici, decise di trasferire l'ematologia e l'oncologia in due cliniche private di Taranto.


Intanto il bollettino interno che monitora il livello di riempimento dei reparti Covid nell'intero territorio, continua ad annunciare i decessi. Dopo i dieci dell'altro ieri, non ce l'hanno fatta altri tre malati che erano ricoverati negli ospedali di Grottaglie, del Moscati e, ancora una volta al Santissima Annunziata di Taranto, unico presidio della provincia a non avere spazi dedicati alla patologia pandemica ma dove si continua a morire di Covid.


In crescita anche il numero dei ricoverati totali: 267 ieri, 17 in più del giorno prima, 11 dei quali in terapia intensiva. Alle ore 16 di ieri il Moscati ospitava in tutto 61 pazienti tra malattie infettive con capienza al massimo, pneumologia e rianimazione. Erano invece 43 i malati con sintomi da contagio ricoverati all'ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria ed altri 36 al San Marco di Grottaglie. Sull'altro versante della provincia i due presidi di Castellaneta e Martina Franca avevano in cura rispettivamente 40 e 28 pazienti affetti da Covid. In città l'assistenza viene assicurata dalla clinica privata Santa Rita con 25 posti letto occupati e l'ospedale della Marina Militare con altri 9. Infine il presidio post Covid di Mottola dove 15 malati che hanno superato la fase acuta della malattia sono sottoposti a trattamento riabilitativo. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia