“Passaggi” di musica e teatro: a Cutrofiano lo spettacolo che conclude il programma invernale del Festival delle Arti “Crita”

“Passaggi” di musica e teatro: a Cutrofiano lo spettacolo che conclude il programma invernale del Festival delle Arti “Crita”
“Passaggi” tra musica e teatro con il violoncello di Redi Hasa e le parole di Fabrizio Saccomanno per l’ultimo appuntamento dell’edizione invernale di...

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Passaggi” tra musica e teatro con il violoncello di Redi Hasa e le parole di Fabrizio Saccomanno per l’ultimo appuntamento dell’edizione invernale di “Crita – Festival delle arti”, la rassegna itinerante di teatro, musica e danza organizzata a Cutrofiano dalla cooperativa Ventinovenove, ideata da Gabriele Polimeno e Mary Negro


Saranno stasera alle 20.30 le Scuderie di Palazzo Filomarini, in piazza Municipio, a ospitare lo spettacolo che vedrà le note del violoncello di Redi Hasa intrecciarsi con le parole di Fabrizio Saccomanno in un racconto in musica che restituisce alcune immagini del passato e del presente. 

«Una parentesi invernale - dicono Gabriele Polimeno e Mary Negro - di buon auspicio per lo spettacolo dal vivo, dopo le numerose difficoltà del settore, uno dei più colpiti dalla pandemia. Ci abbiamo provato a metterla in piedi negli ultimi due anni, ma siamo sempre stati fermati dal Covid. Quest’anno invece si farà, cogliendo l’apprezzamento da parte del pubblico e del successo dell’edizione estiva. Vogliamo chiudere l’anno con un buon augurio affinché la programmazione sia sempre più continuativa».

Una scommessa e una visione

“Crita - Festival delle arti” nasce nel 2018 da una scommessa e una visione: portare produzioni artistiche di un certo rilievo nelle aree più periferiche, favorendo l’accesso di quelle comunità a un’offerta culturale e teatrale di qualità. Il nome “Crita” deriva da un termine del dialetto locale dalla doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio e dell’arte figula dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni la rassegna ha trasformato luoghi insoliti per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici, ospitando letterati, filosofi, musica da camera ed educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio Ubu Mario Perrotta a cui si aggiunsero, tra gli altri, Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta e Angela De Gaetano

Biglietto d’ingresso a 5 euro per lo spettacolo di stasera, unico e coinvolgente a cui si accompagnerà una degustazione dei vini dell’azienda vinicola Palamà. Prenotazione consigliata telefonando ai numeri 353.4294041 oppure 339/5745559 e 329/3345515, o inviando una mail a daimon@29nove.com.

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Quotidiano Di Puglia