Provincia di Lecce

- Torna a Calimera la festa di San Biagio (an Vlasi per i griki), protettore della gola. Per i calimeresi l’occasione per ricordare il duro lavoro del disboscamento del “Grande Bosco”, percorrendo a piedi il tratto di strada che porta alla masseria che porta il nome del santo, situata ai margini dell’antica foresta dei lecci a circa tre km dal centro abitato. Una volta le famiglie dei lavoratori che tagliavano gli alberi per ricavarne carbone, attraverso la “craunara”, e terreno da coltivare, raggiungevano gli uomini impegnati nell’opera, per passare una giornata insieme. Nell’antica masseria è presente una piccolissima cappella che ospita una tela in cui è raffigurato il santo che libera dalla spina la gola di un bambino. Nel cortile della masseria alle 15 verrà celebrata la messa e dopo il Circolo “Ghetonia” ha organizzato una visita. Si partirà da un’altra chiesetta di epoca medievale semiipogea nel cui interno un affresco rappresenta due santi vescovi, San Biagio e, con molta probabilità, Sant’Eligio. Luogo sottoposto a vincolo ma, in attesa di finanziamento per il suo recupero.

- A Salve tornano le celebrazioni in onore di San Biagio, invocato per le malattie della gola. Nella mattinata, dopo la messa delle 11 nella cappella rurale dedicata al santo, al suono della banda ci si potrà recare in visita alla vicina masseria “Santu Lasi” dove, alle 12, avrà luogo il rito della benedizione e della distribuzione dei tradizionali pani a forma di mano. Seguirà l’esibizione di un gruppo di ottoni del Conservatorio “Tito Schipa”. Nel corso della giornata sarà possibile visitare la Masseria e la mostra fotografica dal titolo “Riconciliarsi con la Natura. Le Quattro Stagioni e i Quattro Elementi: da Brueghel alle ‘teste composte’ di Arcimboldo”. Curata da Vincenzo proprietario della masseria e docente di architettura del paesaggio a Unisalento.