Enel estende partnership con la Formula E per 5 anni: nuova tecnologia per caricare le monoposto

Da sinistra: Alejandro Agag, Fondatore e Amministratore Delegato di Formula E, Francesco Venturini, Responsabile Enel X e Ryan O’Keeffe, Direttore Comunicazione Enel
ROMA - Enel spande la partnership per la Formula E e, oltre a rinnovare per altri 5 anni l’accordo come Official Power Partner, diventa Official Smart Charge Technology...

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ROMA - Enel spande la partnership per la Formula E e, oltre a rinnovare per altri 5 anni l’accordo come Official Power Partner, diventa Official Smart Charge Technology fornendo i sistemi di ricarica che permetteranno di caricare direttamente ai box le nuove monoposto di seconda generazione che riusciranno a compiere l’intera gara con una sola ricarica, senza bisogno del cambio di vettura a metà come avviene ora.


200 chili e 80 kW a corrente continua. I nuovi caricatori avranno una potenza di 80 kW incorrente continua e peseranno meno di 200 kg in modo da poter essere trasportati con relativa facilità insieme a tutta l’attrezzatura dei team. Come sempre, l’energia sarà certificata da fonti rinnovabili e servirà a ricaricare le nuove auto che correranno nella stagione 5, dotate di una batteria da 54 kWh fornita dalla McLaren Advanced Technologies. Sia il nuovo caricatore sia la nuova vettura saranno esposti in anteprima presso la stand dell’Allianz Village del Gran Premio di Roma.

La Formula E è ricerca applicata. Alla presentazione, avvenuta stamattina presso il Palazzo dei Congressi, all’EUR, erano presenti Alejandro Agag, fondatore e CEO di Formula E, e Francesco Venturini, responsabile di Enel X. «A tre anni dall’avvio della collaborazione, facciamo un altro passo avanti e viene confermata ancora una volta la l’impegno del gruppo Enel nella promozione costante delle sviluppo della mobilità elettrica a livello globale continuando a realizzare soluzioni tecnologiche innovative nell’ambito del trasporto sostenibile». Venturini ha poi detto che i piani di Enel per l’installazione della rete di ricarica va avanti in Italia e negli altri paesi e che Enel ha venuto finora 30mila colonnine, 25mila di queste negli USA dove vengono anche, in parte costruite. «Abbiamo vinto questa scommessa perché abbiamo portato un spettacolo diverso al centro della città e dimostra che la mobilità elettrica si sta affermando. Stiamo facendo investimenti importanti per la ricerca e sviluppo e la Formula E è un bacino importante per questo. Il passaggio è importante: dalla prossima stagione entriamo nei box per ricaricare i bolidi».

È solo l’inizio. «Per me è un grande piacere rinnovare la partnership con Enel. Quando abbiamo iniziato – ha detto Agag – c’erano molti dubbi sulla Formula E e averla a fianco è stato per noi molto importante. Se oggi rinnoviamo, vuol dire che abbiamo fatto bene e sono convinto che dopo questi 5 anni ne annunceremo altri 5 e poi altri ancora. È il momento giusto per annunciare l’estensione della nostra partnership con Enel nella Città dove si correrà questo sabato e dove è nata e ha la propria sede. Il campionato ABB FIA Formula E vuole superare i limiti nel campo dell’elettrificazione con il contributo di Enel e della sua tecnologa di ricarica veloce. La ricerca della velocità è necessaria quando si ricarica automobili: sulla pista, sulle strade e un futuro nelle abitazioni».


Una Formula giovane. Lo spagnolo ha infine ringraziato la città per la fantastica accoglienza e l’organizzazione e, sul confronto con la Formula 1 e la possibile elettrificazione di altre competizioni motoristiche, ha risposto: «Non sappiamo quando tutte le auto, anche quelle da corsa, diventeranno elettriche. L’unica cosa che sappiamo è che questo accadrà e non in modo uniforme, dapprima nei paesi avanzati e poi negli altri. Noi siamo grandi fan della Formula 1 e non siamo in competizione. Il nostro obiettivo è arrivare alle generazioni più giovani, più attente alla tecnologia e alla tutela del pianeta. Anche per questo la nostra comunicazione è “corta” e stiamo crescendo nella fascia tra i 13 e 17 anni» Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia