"Bugie" e false giustificazioni: 1456 denunce. Da Matino a Gallipoli: «Non ce la facevo più a stare in casa»

Controlli dei Carabinieri
Le norme di contenimento anti coronavirus continuano a non essere rispettate. C'è ancora troppa gente in giro che finisce nella rete dei controlli dei carabinieri in...

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Le norme di contenimento anti coronavirus continuano a non essere rispettate. C'è ancora troppa gente in giro che finisce nella rete dei controlli dei carabinieri in servizio su tutto il territorio provinciale. Salgono i numeri delle persone controllate e anche dei denunciati. Sono 6645 le persone controllate e 1456 quelle che non rispettano le regole. E soprattutto forniscono false giustificazioni. A Campi un uomo ha detto ai Carabinieri di essere uscito per andare al lavoro invece aveva portato il cane alla tolettatura. «Non ce la facevo più a stare a casa» è la motivazione di un uomo di Matino beccato a Gallipoli dalla Polizia.  


Quesi i numeri dei controlli effettuati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, per verificare il rispetto delle norme previste dal Dpcm emanato dal premier Giuseppe Conte per contenere il diffondersi del coronavirus. Le pattuglie dei carabinieri disseminate in tutta la provincia di Lecce, hanno verificato il rispetto e l’osservanza delle disposizioni che vietano spostamenti delle persone se non per comprovate esigenze lavorative, per situazioni di necessità e per motivi di salute.
Sono 1454 le persone denunciate perché hanno fornito una giustificazione non credibile o non l'hanno fornita affatto. E' il caso accaduto ai carabinieri della compagnia di Campi Salentina. I militari hanno chiesto giustificazioni ad un uomo trovato in strada. «Vado al lavoro» avrebbe detto l'uomo. Mentre in realtà aveva portato il proprio cane a fare la toelettatura.

CONTROLLI DELLA POLIZIA
Numerose denunce, due attività chiuse e due denunce per furto, è ilbilancio dei controlli messi in campo dalla polizia. 
La Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Lecce, ha denunciato il commesso e il titolare dell’attività commerciale “Partner” di via Libertini a Lecce. L'attività commerciale era rimasta aperta nonostante il decreto dell'11 marzo scorso. Questa mattina gli agenti della polizia hanno notificato al titolare dell'attività il provvedimento firmato dal prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta e disposto la chiusura dell’esercizio per la durata di trenta giorni. 
Analoga sorte è toccata all’esercente di un’attività commerciale nel comune di Taurisano che non ha ottemperato all’obbligo della sospensione dell’attività. Anche in questo caso è stata inoltrata segnalazione al Prefetto di Lecce per il provvedimento di chiusura.  

Numerose invece le persone sanzionate dalla polizia perché trovate in strada ma senza giustificazione. A Gallipoli gli agenti del locale commissariato hanno beccato un uomo di Matino che passeggiava nel capoluogo ionico. «Sono uscito per prendere una boccata d’aria perché non ce la facevo più a stare a casa», ha detto agli agenti di polizia che lo hanno fermato per il controllo.


Nella giornata di ieri invece gli agenti del Commissariato di Gallipoli hanno denunciato per furto due uomini, un 51enne ed un 53enne del posto che, 48 ore prima, avevano rubato in un lido balneare di Rivabella portando via alcune componenti di arredo da giardino, nello specifico due tavoli in “rattan” e due grossi vasi ornamentali con impianto interno di illuminazione a led, del valore complessivo di circa mille euro. Gli autori del furto sono stati individuati grazie ai filmati delle videocamere presenti nei pressi del lido balneare.

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Quotidiano Di Puglia