Parcheggi selvaggi al mare: centinaia di auto su dune e falesie

Parcheggi selvaggi al mare: centinaia di auto su dune e falesie
Parcheggi selvaggi e abusivi lungo la litoranea adriatica che collega le marine di Melendugno, da Torre Sant’Andrea a Torre Specchia Ruggeri. Oltre 14 chilometri di costa e...

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Parcheggi selvaggi e abusivi lungo la litoranea adriatica che collega le marine di Melendugno, da Torre Sant’Andrea a Torre Specchia Ruggeri. Oltre 14 chilometri di costa e dune utilizzate ogni giorno come parcheggio abusivo da decine e decine di auto a ridosso della scogliera. Un problema annoso, che esiste e persiste nonostante i verbali della polizia locale. Ma il paradosso è che chi parcheggia sulla falesia a pochi metri dalla spiaggia, avrebbe anche a disposizione aree sosta a pagamento dove lasciare la macchina in sicurezza, attraversando solo la strada per arrivare a mare. Il risultato è invece quello di centinaia di macchine parcheggiate su una falesia a rischio crollo, una scogliera bellissima e molto fragile che puntualmente dopo ogni mareggiata crolla. 

A Roca e San Foca auto sull'area archeologica

A Roca in direzione San Foca ci sono due stabilimenti balneari dove ogni giorno le dune vengono prese d’assalto. Auto parcheggiate senza sicurezza anche per l’incolumità pubblica, mentre proprio di fronte il parcheggio a pagamento è praticamente vuoto, deserto. «Ho provato ad aprire un parcheggio - spiega un imprenditore - ma nel mio caso l’iter autorizzativo è stato farraginoso, nonostante la destinazione d’uso sia “parcheggio pubblico”. Ho investito per nulla a questo punto, se per tutte le aree sia sul suolo demaniale e limitrofe si consente ogni forma di parcheggio, su dune, costoni rocciosi e zone di particolare interesse paesaggistico e archeologico».

L'assessore Stella: «Dal prossimo anno cambia tutto»

Insomma la situazione è abbastanza grave. «Il problema dei parcheggi rientra nell’eredità della vecchia amministrazione - spiega Francesco Stella assessore al turismo del comune di Melendugno - che ha predisposto un piano approvato in giunta e in consiglio, attraverso un bando rivolto ai proprietari di terreni messi a disposizione. Quest’anno abbiamo potuto fare ben poco. Il prossimo anno cambieranno molte cose». Tutto rimandato al prossimo anno, mentre automobilisti pur di risparmiare pochi euro di parcheggio lo fanno dove di fatto è vietato. Una fotografia invedibile questa, di auto parcheggiate quasi a mare, con tanti rischi per la incolumità pubblica poi, con un crollo che potrebbe avvenire da un momento all’altro con la spiaggia stracolma di gente. «Bisogna recintare con delle staccionate -spiega Maurizio Manna – coordinatore regionale di Legambiente, ossia fermare questo fenomeno con dei dissuasori impedendo di fatto proprio l’accesso al parcheggio, e a quel punto chi si ostina a farlo oltre a un verbale si beccherà anche una rimozione coatta. La falesia è delicata, le dune sono distrutte dalle auto che a centinaia parcheggiamo illecitamente. Nessuna tolleranza dunque, chi sbaglia paga e a caro prezzo. Forse così le regole verranno rispettate e l’ambiente salvaguardato. Staccionate, divieti, multe e il problema sarà risolto. Purtroppo di fronte all’inciviltà bisogna agire in questo modo». 

 

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Quotidiano Di Puglia