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«Le indagini non hanno offerto alcun riscontro su possibili fughe di notizie o interferenze». Il capitolo presunta "talpa" è stato archiviato dal gip Simona Panzera, su richiesta del pm Alessandro Prontera. Non ci sono state esternazioni pericolose, non ce n'è la prova, partite dalla procura di Lecce sul coinvolgimento del governatore dell Regione Puglia, Michele Emiliano, in alcune inchieste dei magistrati salentini. La richiesta di archiviazione è del 6 maggio 2022, mentre il decreto di archiviazione è del 20 maggio successivo.
L'intercettazione
Si parte da una intercettazione contenuta nel fascicolo dell'indagine sulla Sanità e sui presunti favori ruotati attorno all'ex assessore regionale Totò Ruggeri. Una intercettazione che risale al gennaio 2020 in cui i due parlano di "complotti" e di dinamiche politiche. Emilano riferisce di aver saputo da una persona che un senatore leccese del Pd avrebbe confidato a un leader politico nazionale di presunte iscrizioni nel registro degli indagati del governatore. A sua volta apprese da un sottufficiale della Guardia di finanza che si occupa a Lecce di polizia giudiziaria. «È evidente che ci stanno provando - aggiunge Emiliano al telefono - però non è così semplice per una persona che non ha mai fatto niente di male in vita sua».
La richiesta di archiviazione
Quanto alla richiesta di archiviazione: «Basti dire - spiega il pm Prontera - che i contatti telefonici si attestano a un periodo successivo a quello in cui avvenivano le interlocuzioni tra Emiliano e Ruggeri, allorché discutevano di manovre giudiziarie. Né infine gli esiti delle verifiche agli accessi Sicip (Il software per consultare le iscrizioni degli indagati, ndr), hanno offerto dati più conducenti». E più precisamente, non si può «escludere la veicolazione e diffusione di informazioni apprese in ambiti diversi anche da Lecce, e comunque rispetto a indagini o procedimenti penali già noti agli interessati, come proprio Michele Emiliano».
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